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Palermo, ribaltone Crivello: da leader ed ex capitano ad esubero in organico

Palermo
La strana parabola di Roberto Crivello in maglia rosanero: da leader ed ex capitano del nuovo Palermo ripartito dal ginepraio della Serie D, ad esubero fuori dal progetto tecnico ed in attesa di cessione nella compagine di Giacomo Filippi
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di Sergio Tomaselli

Il Palermo di mister GiacomoFilippi ha concluso pochi giorni fa il ritiro di San Gregorio Magno, località campana che ha ospitato i rosanero per due settimane nella prima parte di preparazione in vista del prossimo campionato di Serie C. In primo piano, nell’ultimo periodo, sono state sicuramente le trattative di mercato che hanno visto protagonista il direttore sportivo Renzo Castagnini: l'attaccante palermitano Saraniti, uno dei famigerati “esuberi” della rosa di Filippi, ha rescisso il suo contratto con il club siciliano per sposare la causa del Taranto, il baby talento Lucca ha legittimato le sue ambizioni professionali approdando in Serie B con la maglia del Pisa. Di contro, sono arrivati in Sicilia alcuni innesti mirati nell'auspicio di consegnare al tecnico una rosa ancor più competitiva, dal portiere Massolo al giovane ariete Soleri, passando per l'esterno mancino Giron ed il talentuoso centrale difensivo Buttaro, fino al jolly offensivo Fella ed alla punta Matteo Brunori, tesserato con la Juventus Under 23  ma ormai prossimo a ratificare il suo trasferimento in prestito alla società rosanero. 

Tiene banco la spinosa questione legata allo sfoltimento dell'organico, ovvero la definizione della cessione dei cartellini di quei calciatori convocati per il ritiro in Campania ma  dichiaratamentefuori dal progetto tecnico. Jeremie Broh, Michele Somma e, ultimo, ma non certo meno importante, Roberto Crivello. Un tris di calciatori dagli ingaggi importanti per la categoria, legati da contratti piuttosto lunghi alla società siciliana.

L’ex capitano rosanero, palermitano di nascita, fu uno dei primi a credere nel nuovo Palermo di Mirri, accettando di ripartire dalla Serie D con la squadra della sua città e decidendo, all’età di 28 anni, di fare un doppio salto indietro di categoria per indossare i colori rosanero. Crivello rescisse il suo contratto con lo Spezia e approdò in Sicilia.

Titolare imprescindibile con Rosario Pergolizzi, al primo anno fra i dilettanti con la squadra della sua città  Crivello colleziona 23 presenze nel campionato, condotto brillantemente da Santana e compagni, poi interrotto  a causa della pandemia da Covid-19.

A fine anno il Palermo viene comunque promosso, da primo in classifica, in Serie C, tornando sollecitamente nell'universo del calcio professionistico.

Da matricola in Lega Pro, la proprietà opta per sostituire il tecnico Pergolizzi con il più esperto per la categoria, Roberto Boscaglia.

Con il tecnico ex Trapani e VirtusEntella, Crivello inizia la stagione da titolare nella difesa a quattro, alternandosi tra il ruolo di centrale e quello di esterno basso sul binario mancino, in base alla disponibilità dei compagni di reparto e alle esigenze dell’allenatore. Dopo la sconfitta esterna con la Viterbese, Roberto Boscaglia viene sollevato dall’incarico e al suo posto subentra il suo vice, Giacomo Filippi, che concluderà la stagione al settimo posto, venendo eliminato dall’Avellino alle fasi nazionali dei Playoff.

Dopo una prima parte di stagione da leader, per Crivello inizia l'eclissi calcistica in seno al microcosmo rosanero. In concomitanza con l’arrivo di Filippi sulla panchina rosanero, l'ex Frosinone finisce ben presto ai margini della gerarchie tecniche, pagando anche per una serie di contingenze tattiche.

L’ex vice di Boscaglia attua un cambio modulo in squadra, passando da una difesa a quattro ad una linea a tre nel reparto arretrato, escludendo di fatto il duttile centrale ex Spezia dallo scacchiere dei titolari.

Per lui quindi si prospetteranno ben sei panchine consecutive, non venendo addirittura convocato per le ultime due partite di campionato della regular season.

Anche durante i playoff, obiettivo tanto agognato dai rosanero, Crivello è spettatore non pagante, rimanendo in panchina per tutte le quattro gare disputate dalla compagine siciliana. Nel giro di un anno, la situazione tecnica e peso specifivo del giocatore palermitano in seno al gruppo mutano totalmente: da capitano, leader carismatico e potenziale bandiera, il jolly difensivo si ritrova ad essere un esubero in organico, calciatore da cedere per liberare uno slot e, contestualmente, alleggerire il monte ingaggi in vista di nuove operazioni in entrata da ultimare entro il termine della sessione estiva. Renzo Castagnini è al lavoro per trovare una sistemazione adeguata a spessore ed esigenze del calciatore, che soddisfi parallelamente, anche gli auspici del club di proprietà di Hera Hora.

Roberto Crivello vanta 74 presenze in Serie B con le maglie di Frosinone e lo Spezia e 17 in Serie A sempre collezionate con la squadra ciociara. Ben 95 invece le presenze in Serie C, campionato che conosce perfettamente ed ha fià disputato non solo nelle file del Palermo, ma anche con Gela, San Marino e Frosinone. Il calciatore ha lavorato con professionalità, intensità e scrupolo in sede di preparazione estiva, seppur la situazione non fosse oggettivamente agevole e ideale per lui sotto il profilo psicologico e motivazionale. In alcune occasioni, Filippi gli ha anche concesso una manciata di minuti nella parte finale delle amichevoli fin qui disputate dalla squadra siciliana Trovare rapidamente una soluzione che sancisca l'addio e soddisfi tutte le parti in causa non sarà certo un'impresa semplice per tutta una serie di fattori.

Siamo proprio certi che un'eventuale permanenza in rosa di un elemento dall'esperienza e dalla duttilità tattica di Roberto Crivello non possa far comodo a Giacomo Filippi nel corso di un campionato lungo ed estenuante come la Serie C?

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