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Palermo, rebus allenatore: poker di nomi al vaglio, Boscaglia in pole. Diana e la verità su Ginestra…

Continua a tenere banco la questione relativa alla scelta dell'allenatore che guiderà i rosanero in Serie C

Mediagol3

Il capitolo allenatore tiene banco in casa Palermo.

A dieci giorni dall'inizio del ritiro pre-campionato a Petralia Sottana, la dirigenza rosanero non ha ancora ufficializzato il nome del tecnico che avrà il compito di guidare la squadra nel prossimo campionato di Serie C. Una decina i profili vagliati dal binomio composto dall'amministratore delegato, Rinaldo Sagramola, e dal direttore sportivo Renzo Castagnini. Al culmine di una scrematura fisiologica, la candidatura più autorevole ad oggi in pole position è certamente quella di Roberto Boscaglia.

L'attuale tecnico della Virtus Entella è stato fin da subito il profilo in assoluto in cima alle gerarchie degli stati generali di viale del Fante, tallonato a stretto giro di posta dall'ex allenatore della Juve Stabia, Fabio Caserta. La complessa situazione figlia della crisi di risultati post-lockdown della compagine campana, poi culminata nella retrocessione in Serie C ha complicato non poco l'evoluzione della trattativa tra Caserta e la dirigenza rosanero. La sua candidatura, dunque, complice anche qualche incomprensione, ha progressivamente perso quota.

Durata del contratto, entità dell'ingaggio e caratura del progetto tecnico hanno invece costituito a lungo oggetto di parziale divergenza di vedute tra Boscaglia ed i vertici manageriali della società rosanero. Il punto di incontro che può preludere alla fumata bianca potrebbe essere costituito dalla stipula di un contratto biennale unitamente a comprovate garanzie di matrice squisitamente tecnica in sede di allestimento dell'organico. Resta un nodo da sciogliere non indifferente: l'ex tecnico del Trapani è legato alla società di Chiavari da un contratto con scadenza 2021, il patron Gozzi non ha alcuna voglia di trattenerlo in assenza della giusta predisposizione motivazionale e alla luce di visioni oggettivamente diverse in relazione a progetto tecnico ed ambizioni della Virtus Entella edizione 2020-2021. Tuttavia, l'ingaggio percepito dal tecnico gelese è certamente importante per gli standard della categoria e bisognerà capire come trovare una modalità di separazione contrattuale che soddisfi entrambe le parti in causa. Probabile che il divorzio tra lo stesso coach siciliano ed il club ligure potrebbe essere ratificato nei prossimi giorni. Ed in caso di rottura, sulle tracce di Boscaglia vi sarebbero diverse società di Serie B pronte a formulare un'offerta al tecnico, ad oggi tra i più stimati nel panorama cadetto.

Ragion per cui, il Palermo starebbe valutando anche altri due profili: Aimo Diana e Vincenzo Vivarini. Le quotazioni dell'ex esterno del Palermo, che ha vestito la maglia rosanero dal 2006 al 2008, sono in salita: conosce molto bene la piazza ed è un profilo molto gradito all'ad rosanero Rinaldo Sagramola. D'altra parte, Diana si è distinto per scrupolo, competenza e cura del dettaglio nel lavoro quotidiano sul campo, denotando autorevolezza e capacità relazionale nella gestione dello spogliatoio. Sulla panchina del Renate, con il quale si è classificato al terzo posto del Girone A, ha svolto un ottimo lavoro, conferendo alla squadra organizzazione lodevole, solidità e identità tattica ben precisa. Per questo motivo, ad oggi, rappresenta la prima alternativa a Boscaglia. Per quanto concerne la candidatura di Vivarini, al momento, si tratterebbe soltanto di un'ipotesi, considerato che il tecnico non ha ancora chiarito la sua posizione con il Bari dopo la mancata promozione in Serie B.

Secondo indiscrezioni raccolte dalla redazione di Mediagol.it, invece, non trova alcun riscontro la presunta candidatura di Ciro Ginestra, che lo scorso giugno ha risolto il contratto che lo legava alla Casertana, come papabile futuro tecnico della formazione rosanero. Quello dell'ex attaccante della Spal non sarebbe in alcun modo un profilo vagliato dalla società di proprietà di Hera Hora.