A Catania si terrà lunedì 31 gennaio l’udienza legata al ricorso avverso al rigetto da parte dei legali Tony Di Piazzain merito alla richiesta di sequestro preventivo dei beni di Hera Hora.
Querelle Mirri-Di Piazza
Palermo, querelle Mirri-Di Piazza: depositata al Tribunale perizia su valore quote
La commercialista Stefania Chiaruttini, nominata dalla sezione Civile del Tribunale di Palermo, ha depositato la perizia per stimare il valore delle quote di Hera Hora. Altro capitolo della querelle tra Dario Mirri e Tony Di Piazza
Occorre ricordare che il contenzioso Mirri-Di Piazza non riguarda il Palermo FC bensì la controllante Hera Hora, di cui l’italo-americano era socio prima di avvalersi del recesso.
Capitolo annoso è quello relativo alla stima del valore inerente il 40% delle quote dell'ex socio di Dario Mirri, punto su cui sussiste un'ampia divergenza di valutazione tra le parti. I legali di Di Piazza, sulla base della perizia di parte svolta dallo studio Guatri di Milano, tarata sulla stima della PricewaterhouseCoopers, datata gennaio 2021, e sui bilanci del club a dicembre 2020, con relativi crediti dei soci nei confronti della società in quel momento storico, avrebbero valutato le quote dell'italoamericano 11,9 milioni di euro. La stima effettuata dai periti incaricati dall'attuale patron del Palermo quantifica la cifra da liquidare all'immobiliarista statunitense in circa 75.000 euro.
L'azionista di maggioranza, Dario Mirri ha così deciso di rivolgersi alla quinta sezione civile del Tribunale di Palermo, al fine di richiedere una perizia terza per stabilire il congruo ed attuale valore di mercato delle quote di Hera Hora. Il Tribunale del capoluogo siciliano ha nominato la nota e qualificata commercialista Stefania Chiaruttini, la quale, secondo quanto riportato da TifosiPalermo.it, ha depositato nei giorni scorsi una perizia relativa al 40% della controllante detenuto da Di Piazza, prima che esercitasse il diritto di recesso. La stima effettuata dalla Chiaruttini sarebbe ben lontana dall'originaria richiesta formulata dall'imprenditore italo-americano, ovvero 11, 9 milioni di euro, come aveva stabilito lo studio Guatri, al quale lo stesso si era rivolto. Il valore attribuito in sede di perizia alle quote di pertinenza dell'ex vicepresidente del club rosanero dalla professionista incaricata dal Tribunale di Palermo sarebbe anche inferiore ai 6 milioni di capitale sociale sottoscritto e versato nella società dall'immobiliarista statunitense.
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