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Palermo-Potenza, Somma sfida i rosanero: “Settimana particolare, ma siamo pronti. Affrontiamo una squadra forte”

Mario Somma alla vigilia di Palermo-Potenza

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Dopo la convincente vittoria interna contro il Catanzaro all'esordio in campionato, il Potenza di Mario Somma proverà a ripetersi contro il Palermo.

Al "Barbera" la compagine lucana cercherà di ribaltare il pronostico, al cospetto di un avversario desideroso di riscatto dopo la sconfitta senza appello subita contro il Teramo. Il tecnico romano incrocerà il figlio Michele Somma, nuovo acquisto del club rosanero, che, con ogni probabilità. debutterà da primo minuto in seno al pacchetto difensivo della formazione di Roberto Boscaglia. Di seguito le dichiarazioni rilasciate dall'ex allenatore dell'Empoli alla vigilia del match contro i siciliani.

È stata una settimana particolare veniamo da una buona prestazione dove abbiamo dato tantissimo sotto il profilo fisico e nervoso. Ho cercato di allentare per qualche giorno l'intensità ed i carichi di lavoro, lasciando un po' che i miei calciatori si ritemprassero, ma abbiamo già riattaccato la spina perché dopo il Catanzaro siamo consapevoli che affrontiamo un'altra squadra molto forte. Per noi è un percorso nuovo, il presidente insieme ad altri suoi soci sta lavorando per impostare un programma diverso da quello che il Potenza ha fatto negli ultimi anni; si sta riaprendo un ciclo fondato sui giovani di grande valore. Contro i calabresi ho fatto entrare in campo Baclet nel finale di gara, pochi minuti dopo sono stato costretto per esigenze tattiche a sostituirlo. Lasciare il campo dopo pochi minuti da subentrato non è bello per nessun calciatore, ma la reazione di grande maturità di un elemento di grande spessore tecnico e umano come Baclet è stata di grande esempio per i compagni più giovani. Questo mi fa piacere e mi conferisce grande forza e fiducia nella gestione del gruppo. Il pari al Barbera contro il Palermo in Serie A nel 2005-2006?  Una partita che non dimenticherò mai, i rosa avevano una squadra fortissima.  Con la convinzione quasi vincevamo, nonostante fossimo andati sotto per 2 – 0. Ora è un mondo diverso, soprattutto perché non c’è il pubblico; quel giorno c’erano 30 mila spettatori…”