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L'EDITORIALE

Palermo, poker e blackout a Pisa: City Group dovrà interrogarsi sul futuro

Palermo
Non basta la reazione a metà primo tempo ai rosanero che perdono 4-3 e lasciano diversi interrogativi sul futuro del Palermo.
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di Anthony Massaro

Il Palermo perde 4-3 nel big match contro il Pisa e registra l’ennesimo, preoccupante blackout sul piano della prestazione. Ci pensano D’Alessandro e Bonfanti a pareggiare la gara, poi indirizzata a favore dei nerazzurri dalle successive reti di MatteoTramoni. Non basta agli ospiti l’apertura dei giochi e il raddoppio a metà primo tempo targato Brunori-Lund e neanche il centro dagli undici metri del nove rosanero nella ripresa. I dubbi sul futuro a breve termine dei siciliani adesso appaiono inevitabili.

Palermo, quante ombre: i posti nobili adesso sono un miraggio

Trovare una risposta esaustiva dietro il caratteristico cambio volto del Palermo targato Eugenio Corini è sempre più complicato. Troppo importante il percorso che ha portato i rosanero a giocarsi (provvisoriamente) il secondo posto fino al primo tempo di Cremona. Preoccupante l’andamento in campionato da cinque a partite a questa parte (una vittoria e quattro ko), con la zona promozione distante incredibilmente nove punti. Assenza di solidità (ben quarantacinque reti subite in trentuno giornate) mancata convinzione nell’approccio iniziale, incapacità di mantenere una situazione di vantaggio e squilibrio totale. I problemi dei rosanero sono ormai un ripetuto leitmotiv. I gol di D’Alessandro, Bonfanti e Tramoni, hanno evidenziato i limiti difensivi di un gruppo carente soprattutto in continuità. Segnale positivo? La breve reazione arrivata a metà primo tempo, con le reti firmate Lund e Brunori che hanno fatto registrare una timida luce in mezzo al buio incessante di una partita iniziata male e finita peggio.

Tra propositi e speranze: il futuro rosanero

Le dichiarazioni di Corini nel post gara hanno provato a ricompattare l’ambiente in vista dei prossimi impegni. L’atteggiamento proposto sul campo nelle ultime uscite del campionato di Serie B dai suoi ragazzi però è ben lontano dal piglio grintoso e battagliero che dovrebbe caratterizzare una squadra costruita per competere ai vertici della categoria. Cercare una soluzione è imperativo, già a partire dalla sfida casalinga con la Sampdoria del 6 aprile. Il supporto al club da parte della città non è mai mancato, adesso occorrono risposte concrete. Il Palermo deve reagire, ancora una volta. Trovare compattezza in vista dei dichiarati obiettivi legati alla Serie A appare un passaggio sempre più cruciale.

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