Joel Pohjanpalo ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport:

le parole
Palermo, Pohjanpalo: “Abbiamo tutti gli strumenti per primeggiare: i giocatori, l’allenatore e la tifoseria”
Quando è arrivato a Palermo, ha subito detto che non voleva solo fare il calciatore ma anche capire meglio la città.
«E così è stato. Ho preso casa in centro, dove vivo con mia moglie, una baby sitter e la piccola Penelope. La cosa più bella è incontrare la gente per strada, scoprire quanto sono accoglienti, calorosi ed appassionati. Per andare al campo sportivo di Torretta prendo la macchina e in autostrada puoi vedere allo stesso tempo da un lato la montagna e dall’altro il mare. E i monumenti nel cuore di Palermo sono davvero affascinanti. Come dite voi, in Italia? “Bella vita”. È proprio vero».
Inzaghi cosa le sta insegnando in questo primo periodo a Palermo?
«Inzaghi è stato un fantastico attaccante del passato e lo so bene perché da ragazzo ero un simpatizzante del Liverpool. Lui col Milan ci ha giocato due volte in finale di Champions League e ricordo la sua doppietta… Per adesso però abbiamo passato insieme un breve periodo di tempo, ci stiamo allenando solo da 4 settimane e ci stiamo concentrando soprattutto sul lavoro di squadra. Il tecnico sta introducendo un nuovo modo di giocare rispetto allo scorso anno. Quando entreremo nei dettagli, so che avrò molte cose da imparare da lui dato che ha segnato tantissimi gol. Ed essendo io un attaccante, averlo come allenatore è il massimo che potevo desiderare».
Fra venti giorni inizia la B che lei ha già vinto col Venezia. E dove il Palermo sarà fra le favorite.
«Abbiamo tutti gli strumenti per primeggiare: i giocatori, l’allenatore, una splendida tifoseria, un sogno comune. Sta a noi riuscire a dare il meglio in campo ma attenzione, per vincere serve sempre un duro lavoro. Ogni giorno, ogni settimana, non basta giocare un paio di partite buone, serve continuità e sapere anche che non tutti i giorni possono essere perfetti. Arriveranno i momenti difficili e la forza del Palermo dovrà essere la capacità di trasformarli in positività. E questo si ottiene solo col lavoro e con un buon spirito di squadra».
Pohjanpalo ha un contratto col Palermo fino al 2029. Si vede un giorno capitano rosanero?
«Per ora il capitano è Brunori e lo sarà sempre… Io ho indossato la fascia a Venezia per scelta di staff e squadra e penso sia importante che il capitano venga indicato dagli altri e riscuota la loro piena fiducia».
Allora Joel, in bocca al lupo per una serata che fornirà certamente emozioni forti.
«Non vedo l’ora di entrare in campo in un Barbera strapieno e con il Manchester City di fronte a noi! Non sottovalutiamo un altro fattore: è l’ultima partita di preparazione prima dell’inizio di stagione, aldilà dello straordinario valore dell’avversario, dovrà essere il modo migliore per vedere il Palermo crescere e presentarsi pronto a Coppa Italia e campionato».
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