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Palermo, Nedelcearu il muro di Corini: il rumeno sempre più leader della difesa

Palermo
Il centrale rumeno costituisce un punto fermo nel progetto tecnico di Corini

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di Noemi Cusano

Costituisce un punto fermo nel progetto tecnico di Eugenio Corini. Ionut Nedelcearu è approdato nel capoluogo siciliano nel corso della sessione estiva di calciomercato a titolo definitivo dal Crotone. Pedina inamovibile ed in cima alle gerarchie del tecnico originario di Bagnolo Mella, il numero 18 si è ritagliato sin da subito un ruolo da protagonista al centro della difesa. Una crescita costante dopo alcune incertezze in questo avvio di stagione. Leadership, due assist, una lodevole professionalità ed un inestimabile spessore umano. Qualità che non sono di certo passate inosservate e che hanno fatto rapidamente breccia nel cuore dei tifosi rosanero che, nelle ultime settimane, nel momento più difficile attraversato dallo stesso giocatore, si sono stretti attorno a lui.

Il centrale rumeno, qualche ora prima della sfida contro la Spal, ha perso il padre. Motivo per il quale il club era pronto a lasciarlo libero di tornare immediatamente in Romania. Ma Ionut, nonostante il grave lutto, ha scelto di scendere in campo per non abbandonare i compagni di squadra prima di un delicato scontro diretto. "E' stata la settimana più difficile della mia vita, ma ringrazio il mister e tutti i miei compagni, perché ognuno di loro mi ha aiutato in questa situazione difficile. A Ferrara ho deciso di andare in campo perché questo è il mio lavoro. Nella vita può succedere qualsiasi cosa, ma è importante essere forti", ha dichiarato lo stesso giocatore prima del match contro il Cagliari. L'ultima gara del 2022 giocata dal classe 1996.

Mai in discussione, Nedelcearu è diventato partita dopo partita un perno fondamentale della difesa del Palermo. Insieme al portiere Mirko Pigliacelli, infatti, è il calciatore fin qui utilizzato di più da Eugenio Corini, con 1.701 minuti all'attivo. Una serie che si è interrotta a Brescia, match che il difensore ha saltato per squalifica.

Esperienza, grande fisicità, vigoria in marcatura e spiccata personalità, il centrale è cresciuto calcisticamente nelle giovanili della Dinamo Bucarest, società della sua città natale con la quale ha esordito tra i professionisti. Successivamente, significative le esperienze su scala internazionale collezionate con Fk Ufa ed AEK Atene. Con il calciatore che è stato molto vicino anche a vestire la maglia della Roma nel luglio del 2020, dopo l'Europeo Under 21 disputato nel 2019 con la selezione rumena.

Poi, l'arrivo in Italia, in quel di Crotone. Un'annata tutt'altro che positiva, culminata con la retrocessione in Serie C. In estate, la scelta di lasciare la Calabria e la firma sul contratto che lo legherà al club di viale del Fante fino al 30 giugno 2025. Con due obiettivi in testa: la Nazionale, riconquistata lo scorso settembre, ed ottenere il miglior risultato possibile con la maglia rosanero.

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