"Un centrocampista avanzato. Oppure un trequartista vero e proprio. Anzi, perché non direttamente due punte? Da settimane, nella mente di Corini, queste ipotesi si rincorrono come possibile soluzione per dare più forza all’attacco del Palermo". Apre così l'edizione odierna del "Giornale di Sicilia", in vista del match interno contro il SudTirol, in programma quest'oggi allo stadio "Renzo Barbera" alle ore 14:00 e valido per la settima giornata del campionato di Serie B.
VERSO PALERMO-SUDTIROL
Palermo, modulo variabile: le soluzioni di mister Corini per segnare di più
Un attacco che ormai dipende da Brunori, dai suoi gol (unico ad aver realizzato più di una rete in stagione) e dal suo stato di forma - scrive il noto quotidiano. Adesso serve qualcosa in più, specialmente dopo il ritiro di Manchester e dopo le prove fatte già sul campo di allenamento del City. Per quanto l’idea base di Corini sia stata sempre quella di insistere sul tridente, con Elia e Di Mariano a supporto di Brunori, è proprio nel ritiro inglese che si vede con maggiore costanza la soluzione con quattro attaccanti: due larghi e due centrali, anche se quella più «gettonata» non prevede nessuno dei titolari. Nel test col Nottingham Forest, il Palermo chiude la partita con una sorta di 4-4-2 che vede in campo Valente, Floriano, Soleri e Vido. Due esterni altamente offensivi e due prime punte in grado di giocare anche a sostegno di un centravanti vero e proprio. È con questi quattro in campo che i rosanero sfondano il muro difensivo del Forest e trovano con Soleri la rete del definitivo 1-0. A questo punto, la porta si è aperta ad un ulteriore esperimento. Non più con i subentranti, come potrebbero esserlo Soleri e Vido, ma con chi di solito parte nella formazione titolare. Oppure con chi, fino a quando si giocava col 4-2-3-1, aveva il posto nella batteria dei trequartisti. Floriano, nella nuova versione post-Baldini, era passato dalla fascia sinistra alla «mattonella» alle spalle di Brunori, dimostrando di poter essere un’arma efficace specialmente in contropiede (basterebbe rivedere le partite con Perugia e Bari...). Nella scelta di un trequartista classico, con compiti per lo più offensivi, il numero 7 ha motivi validi per avanzare la propria candidatura nella partenza da titolare. Se Corini, invece, volesse dare solo un aggiustamento tattico senza stravolgere più di tanto l’undici tipo? A quel punto, prenderebbe piedi l’ipotesi Saric. Provato proprio sulla trequarti giovedì, in supporto a Brunori, anche se ieri dalle esercitazioni sui calci da fermo è emerso Floriano e non il bosniaco, che deve ancora recuperare la migliore condizione per gli impegni con la nazionale e che nelle ultime due settimane (tra Manchester e Palermo) ha svolto due soli allenamenti in gruppo. Ma per Corini, anche sulla trequarti, può essere un jolly prezioso - chiude il GdS.
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