Il Palermo sta disputando un ottimo campionato, con la terza piazza occupata in questo momento a -1 dal Monopoli, con cui giocherà domani sera e -7 dalla capolista Bari che si sta rivelando una corazzata. La squadra di Filippi sta crescendo nelle ultime settimane, ma lo stop contro il Picerno è stato un brutto arresto che i rosanero dovranno subito archiviare per ripartire e alimentare le ambizioni di vertice.
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Palermo, Mirri: “Lucca ricorda Ibrahimovic. Centro sportivo? Top per crescere”
Le parole del presidente rosanero che ha analizzato l'avvio di stagione, dato un parere su Lucca e detto la sua sul nuovo centro sportivo
Nella giornata odierna il patron del Palermo Dario Mirri ha rilasciato delle dichiarazioni a Italpress, in cui ha analizzato a 360 gradi la stagione fin qui trascorsa, dando un suo parere sul centro sportivo e sul talento Lorenzo Lucca, che sbocciato la scorsa stagione in Sicilia sta facendo intravedere ottime cose anche in Serie B tra le fila del Pisa.
“La Lega Pro è un consesso molto eterogeneo, con tutte le difficoltà che ne conseguono di gestire un numero così elevato di club e con un forte ricambio annuale. E’ una lega molto complessa, nazionale, professionistica ma con caratteristiche uniche perché costituita da realtà tutte diverse. Ma dall’altro lato ci sono tutti gli ingredienti, basti pensare ai play-off, un’invenzione geniale che tiene vivo il campionato fino all’ultimo. La Lega Pro e la sua gestione rappresentano una grande palestra. Resta la difficoltà di creare una sostenibilità economica ma è la nuova sfida e il presidente Ghirelli è capace di raccoglierla e vincerla. Ha una determinazione rara, una personalità alla Ibrahimovic, si sente forte. E sta facendo un percorso graduale”.
Sul centro sportivo- "Il nuovo centro sportivo è l’asset decisivo per consentire al Palermo un colpo d’ala dal punto di vista sportivo ulteriore. Sei milioni di abitanti in Sicilia non possono non esprimere un calcio d’alti livelli. In Uruguay sono tre milioni e mezzo gli abitanti ed escono campioni di caratura mondiale. Abbiamo il dovere di formare i ragazzi per dare a loro un futuro luminoso”.
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