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Palermo, Mirri: “Frizioni con Di Piazza, ecco la mia verità. Non cambia nulla a meno che lui…”

La conferenza stampa del presidente del Palermo, Dario Mirri

Mediagol93

Parola a Dario Mirri.

Si è svolta nella giornata di ieri l'assemblea dei soci dell'SSD Palermo, a cui hanno partecipato il presidente del Palermo Dario Mirri, il padre Daniele, l'AD Rinaldo Sagramola e il rappresentante dell'azionariato popolare "Amici Rosanero". Un summit attesissimo dopo le polemiche nate nei giorni scorsi a seguito della querelle Mirri-Di Piazza. Diversi i temi trattati, tra cui quello relativo alle dimissioni dell'- ormai - ex vicepresidente Tony Di Piazza. Assemblea, all'indomani della quale, il numero uno del Palermo è intervenuto in conferenza stampa per raccontare la sua verità agli operatori dell’informazione presenti.

"Non ci possono essere modifiche alle quote di proprietà tranne che Tony Di Piazza non voglia vendere, noi dall'altra parte il progetto lo portiamo sicuramente avanti. Abbiamo un diritto di prelazione. È il nostro miglior socio (passionale, volitivo) ma è sempre e comunque un socio e non un amministratore, penso che questo sia il distinguo importante. Se fosse un amministratore comporterebbe una variabile dell'amministrazione, i soci fanno i soci. Sono sicuro che Tony Di Piazza farà il suo versamento e non comporterà alcuna variazione. Ieri ha confermato il suo impegno, nella sostanza la cosa importante è che non può cambiare nulla. La società ha is soldi per gestire da oggi fino al prossimo anno, non siamo mai stati così tranquilli. La cassa è capiente, un qualcosa che abbiamo voluto per garantire la società che sta sopra la nostra testa. Ritiro dimissioni Di Piazza? È vero che ha avanzato questa proposta, ma nel corso dei mesi è successo anche altro. Lo stesso Di Piazza non voleva riconoscere il premio ai giocatori al contrario di quello che pensavamo in toto tutti perché bisogna sempre riconoscere sempre gli impegni. Di Piazza ha scelto di essere socio al 40% e sono sicuro che manterrà la sua promessa, direi che questi sono temi che non hanno impatto sulla società. In questo anno sono nate tutti queste difficoltà derivate da fraintendimenti e distanza. Ha seguito un percorso non istituzionale, direi che non c'è altro da dire. Il fatto che l'ipotesi di revoca delle sue dimissioni non sia stata da noi accettata, ha un significato ben preciso perché ad ogni azione c'è una reazione e quando prendi una decisione così importante devi assumerti le tue responsabilità. Il Palermo è una cosa seria, in club come la Juventus e il Manchester City non credo accadano cose di questo genere. Noi non abbiamo nulla da invidiare a società di questo calibro". 

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