MIGNANI & ATTACCANTI

Palermo, Mignani e il rapporto con i bomber: da Gliozzi ad Antenucci fino a Cheddira

Palermo Mignani
Il neo tecnico rosanero, Michele Mignani, cultore di un calcio pragmatico votato alla concretezza, ha sempre esaltato le doti degli attaccanti a sua disposizione grazie ad efficaci schemi offensivi.
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Di Anthony Massaro

Michele Mignani, uomo serio, lineare, corretto e molto professionale. Scrupoloso e metodico, dedito ed applicato nell’esercizio della sua professione. Il tecnico genovese è arrivato a sedere sulla panchina del Palermo per centrare una promozione in Serie A, tanto agognata da società e tifoseria.

Il distacco dal Como secondo è notevole, sono ben nove i punti di margine a vantaggio della compagine lombarda. Ma l'approdo in rosanero del mister ligure ha ridato fiducia e speranze all'intera piazza palermitana, precedentemente sconfortata dagli ultimi risultati negativi conseguiti sotto la gestione Corini, terminata il 3 aprile dopo la sconfitta contro il Pisa.

La carriera dell'ex allenatore del Bari è certamente particolare ed avvincente. Una parabola intensa e significativa, non soltanto in relazione ai risultati conseguiti, in cui Mignani ha lasciato un segno e una dote di consenso inestimabile, sia dal punto di vista umano, sia sotto il profilo tecnico-tattico. Nel suo quotidiano da allenatore da campo, è riuscito a lanciare e forgiare tantissimi giocatori, diventati grandi attaccanti, come EttoreGliozzi, Mattia Aramu, Pietro Cianci e Walid Cheddira.

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Approfondendo nello specifico il rapporto tra gli attaccanti e Mignani nel corso delle sue esperienze professionali, è utile prendere in esame la sua prima avventura alla guida dell'Olbia, nel dettaglio il primo anno (2015-2016) in Serie D. Il protagonista assoluto di quell'annata, che culminò nel raggiungimento dei playoff, fu Giuseppe Mastinu, esploso dopo qualche campionato di apprendistato nel massimo livello dilettantistico, dimostrandosi un attaccante di spessore (oggi alla Torres), duttile ed efficace in termini realizzativi. Mastinu, con l'attuale mister rosanero, trovò la gioia del gol ben 16 volte in quel campionato di Serie D. Il bottino ottenuto dal centravanti sardo spinse la compagine azzurra fino alla conquista del quinto posto in classifica e, di conseguenza, della promozione (attraverso ripescaggio) in Serie C. A contribuire sensibilmente alla bella stagione fatta dall'Olbia, i 13 gol segnati anche da Daniele Molino, classe 1987, nativo olbièse.

Due stagioni seguenti, dopo essersi separato dall'Olbia, Michele Mignani accetta la corte della Robur Siena, tanto ambizioso quanto bisognoso di ritrovare una promozione in Serie B, che manca dal 2014. Una sfida avvincente e suggestiva, impossibile da rifiutare per uno che ha scritto la storia da giocatore di quel club. Infatti, sulle ali dell'entusiasmo, fin da subito la compagine toscana si dimostrò organizzata e rivitalizzata dopo anni negativi e deludenti, che la videro sfiorare il ritorno nei dilettanti.

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I risultati accompagnati da un gioco solido, verticale ed equilibrato, vedono il Siena giocarsi le prime posizioni con le grandi del torneo. La costruzione in fase di possesso è molto rapida, arrivando con pochi tocchi a ridosso della metà campo avversaria, accompagnando con tanti uomini l'azione. Ottime dinamiche di gioco (lavorate dallo storico vice Vergassola) finalizzate a mettere nelle migliori condizioni gli attaccanti, in particolare Alessandro Marotta, grande bomber di quella annata. La Robur chiuse il campionato a causa di una penalizzazione al secondo posto, ma l'attuale centravanti del Benevento, da sempre storico mattatore della C, in quell'annata si regalò 13 reti e 2 assistenze vincenti per i compagni.

L'anno seguente, l'ultimo di Mignani nel club senese, ancora una volta in Lega Pro, il tecnico genovese riuscì a valorizzare ben tre elementi offensivi, in seno alla sua rosa. Si tratta dell'attuale attaccante del Modena, Ettore Gliozzi, che raggiunse quota 15 gol in campionato. Leggermente più in basso, il fantasista oggi reintegrato in rosa a Bari, Mattia Aramu a quota 7 centri con la Robur nella stagione 18-19. Infine, un giocatore che in passato ha sfiorato la maglia del Palermo e che oggi gioca per il Catania. Si tratta di Pietro Cianci, il quale segnò la bellezza di 7 reti dopo annate complicate da un punto di vista realizzativo.

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Il terzo capitolo felice ed esplicativo in seno alla carriera di Michele Mignani è senza dubbio relativo al ciclo fiabesco vissuto con il suo Bari. Purtroppo per lui, terminato senza il lieto fine. Una creatura calcistica apprezzata ed eletta a modello tra gli addetti ai lavori in Italia, capace di guadagnarsi un immenso patrimonio di affetto da parte della tifoseria galletta, che difficilmente potrà dimenticare il percorso fatto insieme al tecnico ligure. Due le annate da sezionare sotto la lente di ingrandimento: 2021-2022 e 2022-2023. Stagioni esaltanti in cui la squadra di Mignani ha regalato grandi emozioni al proprio pubblico, trionfando nel girone C di Lega Pro al primo anno e sfiorando la Serie A, al secondo, arrendendosi solamente al 94' della finale playoff di ritorno contro il Cagliari di Ranieri, a causa del gol firmato in extremis da Leonardo Pavoletti.

Napoli

A proposito di centravanti, il primo bomber dell'era del classe 1972 in Puglia fu il noto e navigato Mirco Antenucci, uomo rinascita del Bari, che firmò nella stagione 21-22 la bellezza di 15 reti in campionato, agevolando non poco la conquistato del primato alla società galletta. Mentre, per quanto concerne il secondo anno, quello in Serie B, dove i biancorossi si classificarono terzi, c'è da sottolineare la crescita esponenziale di Walid Cheddira. L'attaccante marocchino, esploso sotto la guida di Mignani, ad oggi è di proprietà del Napoli e gioca in prestito al Frosinone in A, grazie, soprattutto, alla magica stagione dell'anno scorso, dove arrivò a timbrare 22 volte il cartellino. Guadagnandosi con merito i Mondiali in Qatar, nei quali arrivo fino alle semifinali con il suo Marocco. Tornando all'Italia, nella graduatoria dei marcatori baresi, alle sue spalle si sono piazzati Antenucci in doppia cifra e un altro fiore all'occhiello del tecnico nativo di Genova, Michael Ijemuan Folorunsho, oggi nel giro della Nazionale, che siglò 9 reti nella scorsa annata agonistica.

 

 

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