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Palermo, Martin racconta l’addio: “Fa male, ma nessun rancore”. E su Filippi…

Palermo, Martin racconta l’addio: “Fa male, ma nessun rancore”. E su Filippi…

Malaury Martin lascia Palermo dopo due annate: leggi le dichiarazioni rilasciate dall'ex centrocampista rosanero

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"Mirri era dispiaciuto, ho apprezzato il suo affetto ma sapevo che sarebbe finta così. Negli ultimi mesi Flippi mi aveva chiuso la porta". Lo ha raccontato Malaury Martin. Termina dopo due anni, dunque, l'avventura del centrocampista francese con i colori rosanero. L'ex Monaco, il cui contratto che lo legava al club di viale del Fante è scaduto lo scorso 30 giugno, non rinnoverà e proseguirà la sua carriera altrove. Protagonista della rinascita del club e della promozione conquistata dalla Serie D alla C, il calciatore originario di Nizza è stato intervistato ai microfoni del "Corriere dello Sport". "Con Sagramola e Castagnini ci siamo lasciati in amicizia. Il rapporto non si rompe, a Palermo ho passato un periodo meraviglioso. È una loro scelta, non legata a fattori economici. Ma non porto rancore, il calcio è questo, anzi spero che il progetto rosanero si completi", sono state le sue parole.

FILIPPI -"Ero arrivato per trascinare il Palermo in A? Le idee cambiano in fretta, pensavo di restare, avevo altri piani. La società ha puntato su Filippi che ha fatto le sue scelte. Un faccia a faccia con l’allenatore? Non è l’atteggiamento che mi piace, il campo dà le sue risposte, purtroppo io non l’ho visto mai. Non posso farci niente. Quando ho giocato, sono uscito a testa alta. Chiedete a Filippi. E poi con un chiarimento non sarebbe cambiato nulla. È stato difficile sopportare, a volte sarei potuto entrare ma non è successo e non conosco le ragioni. Una volta appese le scarpe al chiodo, spero di fare l’allenatore, ma non me la sento di mettermi al suo posto per spiegare i motivi della mia esclusione. L‘avventura finisce, c’è il rammarico per una chiusura impropria".

BOSCAGLIA E LUCCA - "Con Boscaglia era diverso? Con lui un buon rapporto, mi ha dato più opportunità. Ha avuto la sfortuna di cominciare in ritardo, senza amichevoli, anche a causa del Covid e di un organico incompleto. In una piazza come Palermo, che vuole subito i risultati, è stato fatale. Negli ultimi mesi abbiamo volato. Ripeto, ci ha fregato il ritardo di preparazione. Lucca è da A? Il suo è un potenziale enorme, spero che la testa lo accompagni. In A ce ne vuole tanta. Può farcela".

FUTURO - "Cerco una nuova sfida, il fisico me lo permette. Spero di rimanere in Italia. Più che la categoria mi interessa il progetto, la carica di entusiasmo: non ho avuto paura a tuffarmi nel mare di Palermo partendo dalla D. Conta il programma. E la piazza. Certo, in C sarebbe meglio ma cerco una squadra cui dare il mio contributo, un allenatore che mi stima e quel feeling trovato il primo anno in rosanero. Palermo ambizioni ridimensionate? Rimodellate. Mirri, Sagramola e Castagni sono persone serie riusciranno a portare il Palermo in alto. Non covo risentimenti, sono tranquillo, mi piace ricordare le cose belle, le altre le tengo dentro, fanno solo esperienza ma non suggeriscono cattiveria. Ringrazio i tifosi che sui social mi hanno mostrato una stima straordinaria e commovente. Palermo non ti dimentico!", ha concluso.

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