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APERTURA

Palermo, la vittoria è smarrita: i big perdono smalto, continuità ed efficacia

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I migliori interpreti del Palermo di Eugenio Corini hanno perso smalto

"Il Palermo non sa più vincere. Alcune individualità hanno perso smalto". Questo il titolo in apertura dell'edizione odierna della Giornale di Sicilia che punta i riflettori sul pareggio del Palermo contro il Benevento per 1-1 nel trentaquattresimo turno di Serie B.

Le ultime undici giornate in casa Palermo hanno portato in dote dieci punti unitamente ad un ingente carico di incognite e criticità. Prestazioni opache, condizione approssimativa, deficit di personalità ed intensità, sbavature difensive e scarsa incisività in fase offensiva. Tuttavia, se la compagine rosanero vorrà legittimare sul terreno di gioco le sue ambizioni di accedere ai playoff, dovrà necessariamente tracciare un netto segno di discontinuità con quanto accaduto nel corso delle ultime uscite. Evitando di perseverare in errori di gestione del gruppo, sotto il profilo strategico, di valutazione ed attitudine dei singoli.

Dopo una sessione di mercato estiva razionale ed oculata, corroborata da un di girone d'andata autorevole ed in linea con le aspettative, il Palermo si è complicato la vita da solo con una serie di errori di varia matrice. Il blackout dopo il successo con la Reggina, un'involuzione trasversale, di natura mentale e atletica, che ha originato la crisi di identità e risultati da febbraio in poi.

Il Brunori visto nelle ultime uscite è encomiabile per leadership ed impegno, meno sul piano condizione, quella tale da fare la differenza. Eccetto ovviamente il gol di Venezia. Tutino, sulla stessa scia di rendimento negativo insieme al numero nove. Come mostrato in più occasioni, i due attaccanti bene si integrano calcisticamente con Verre, che, anche se sacrificato da mezzala offensiva, resta faro, genio e pietra miliare dello scacchiere di Corini. Anche per l'ex Sampdoria iniziano a pesare le prestazioni in ombra e sottotono, più volte sostituito dal tecnico di Bagnolo Mella a partita in corso. Irriconoscibile Claudio Gomes in zona nevralgica, pacchetto arretrato sempre più in affanno e penetrabile da chiunque in categoria.

Ultime sfide in cui le scelte di Corini, in materia di assetto, undici iniziale e modifiche apportate in corsa, non hanno convinto. Pesante e misero al contempo il bottino negli undici turni, con il Palermo incapace di chiudere il match e gestire con autorevolezza ed equilibrio una situazione di vantaggio. Tutte partite in cui la squadra ha denotato una condizione atletica e mentale deficitaria, oltre a pagare dazio per infelici letture sotto il profilo strategico. Da Como fino al Brescia, i rosa sono chiamati alla svolta.

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