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Palermo, la strategia di Baldini: le 10 mosse per guidare il ritiro di Boccadifalco

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Ecco i 10 punti cardine del tecnico originario di Massa

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"Le dieci mosse segrete di Baldini, così guida il ritiro di Boccadifalco".

Titola così l'edizione odierna de "La Repubblica - ed. Palermo", che punta i riflettori sul ritiro precampionato dei rosanero, giunto ormai al suo quattordicesimo giorno, e sulle dieci mosse di Baldini mirate a curare ogni minimo dettaglio della pre-season per puntare l'obiettivo Serie A. 

"Il suo Palermo vuole di più, sempre di più. Il traguardo della A è stampato negli spogliatoi insieme alla sua filosofia di vita: «Nulla è impossibile». Da Natale in poi è nato un patto tra i rosa. Il ritiro di Boccadifalco lo ha rinnovato". 

I primi aspetti su cui Baldini sta lavorando, sono quelli legati alla mentalità e alla psicologia: "Dopo avere restituito autostima, Baldini ha chiesto concentrazione, dedizione, massimo impegno a livello fisico. Periodo di preparazione vuol dire divertimento e sacrifici. La maniera per caricare lo spogliatoio e per un’altra missione speciale. Gli allenamenti sono duri. Chi non li segue, si autoesclude". Ogni giocatore, inoltre, ha una scheda personalizzata e un Gps che consente di rilevare potenza metabolica, consumo di ossigeno, cambi di direzione, velocità, accelerazioni.

Un altro punto cardine di Baldini è il controllo: "Tutto blindato, tutto off limits, telecamere spente, nessun estraneo o lavori durante lo studio tattico". Alimentazioni e recuperi restano sotto controllo del tecnico e, anche in caso di diete particolari, il tutto viene concordato con lo staff medico. Niente multe nei casi di indisciplina"i panni sporchi si lavano con confronti a tu per tu, da uomo a uomo".

Nessun regolamento interno, ma rispetto reciproco dei ruoli, e un rapporto basato su attenzione e altruismo: questo un altro punto fondamentale della filosofia di Baldini, per cui, "non esistono per definizione titolari e riserve. L’allenatore considera l’intera rosa. Tutti devono sentirsi importanti anche se non giocano dall’inizio. Ognuno, alla fine, avrà la sua parte di gloria e di popolarità". 

Grande comunicatore, tra fede e premonizioni, Baldini va avanti forte del suo motto: "Non si vice solo con la formazione iniziale ma anche con chi subentra. Con i panchinari siamo diventati grandi". La formazione sarà dettata, sistematicamente, dalla condizione fisica e dalla lettura della sfida. "Tutti possono contare sulla stima del tecnico. Non si tratta, dunque, di amicizia, ma di collaborazione, professionalità, rispetto. E di una stima che non si ottiene a parole, ma mettendosi al servizio dei compagni. La maglia va meritata e tutti avranno una possibilità".

Gioco, modulo e voglia di vincere, altri tra i punti cardine di Baldini: "Organizzazione e spirito solidale, innanzi tutto, uniti a fame di successi e voglia di sbalordire". Il modulo resta il solito 4-2-3-1 che consente passaggi rapidi ed altre soluzioni di gioco."Il primo concetto è quello di aggredire e di rubare il tempo agli altri: non a caso Baldini ha costruito una difesa forte, grazie al sacrificio in copertura che coinvolge tutti, a partire dalle punte. Poi ovviamente di fare gol. In attacco, decisivo alternare possesso palla per creare spazi ad una rapidità impressionante quando gli avversari si sbilanciano". Tutti i giocatori possono godere della fiducia di Baldini. Parallelamente, il mercato, regalerà al tecnico nuove soluzioni per puntare il tanto ambito salto di categoria.

 

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