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Palermo, la partita doppia del club di Zamparini: domani prima udienza per scongiurare il fallimento. Scenari e ripercussioni sul mercato…

Palermo, la partita doppia del club di Zamparini: domani prima udienza per scongiurare il fallimento. Scenari e ripercussioni sul mercato…

La sfida al vertice contro il Bari dovrebbe catalizzare le attenzioni generali ma il Palermo gioca domani in Tribunale il primo round di un match che si preannuncia senza esclusione di colpi...

Mediagol2

La partita doppia del Palermo di Maurizio Zamparini. Giovedì 7 dicembre 2017 il match si gioca in Tribunale.  Il big match di domenica prossima contro il Bari diviene incredibilmente quasi un evento secondario. La posta in palio domani in aula è certamente molto più alta.

Forse è più consono parlare di una sfida preliminare, che potrebbe sortire una vittoria confortante o divenire preludio d'accesso ad un girone molto complicato.

Il collegio presieduto dal giudice delegato Giuseppe Sidoti dovrà valutare la fondatezza dell'istanza di fallimento depositata dalla Procura di Palermo in Tribunale nei confronti del club rosanero.

Sotto la lente di ingrandimento l'effettiva esposizione debitoria della società, stimata dai periti della Procura in circa 70 milioni di euro complessivo, e la famosa questione della Mepal, società detentrice di licenza e diritti del marchio e controllata dal Palermo, ceduta a sua volta alla società anonima lussemburghese Alyssa facente parte del gruppo Zamparini.

Cessione che avrebbe consentito al club di realizzare una plusvalenza di circa 18 milioni, utile a colmare le perdite in bilancio. Una mera ottimizzazione di bilancio di prassi tra molti club della massima serie e perfettamente lecita secondo il patron friulano.

Operazione torbida e poco chiara che potrebbe nascondere il gene delle gravi ipotesi di reato ascritte ai soggetti indagati secondo il parere della Procura.

Sarà compito, non semplice, del team di legali che tutelano gli interessi del club e del presidente in carica, Giovanni Giammarva, smontare le accuse e dimostrare, documenti alla mano, solidità e solvibilità finanziaria della società unitamente a trasparenza e regolarità negli esercizi di bilancio. Non riuscirvi significherebbe aprire di fatto la procedura fallimentare con il profilarsi di scenari inquietanti sul piano economico e sportivo.

Regna tuttavia serenità e fiducia nell'ambiente societario. Da Zamparini a Giammarva al direttore sportivo Fabio Lupo: tutti convinti che il Palermo ha tutte le carte in regola per ridimensionare la portata della questione e confutare ogni ipotesi di reato sia di natura amministrativa che penale.

I tempi in merito alla decisione finale non sono ancora chiari. Bisognerà capire quanto questa contesa parallela condizionerà il rendimento della squadra sul terreno di gioco e l'operatività della dirigenza in vista del mercato di gennaio.

Lo scenario probabile è che la Procura chieda tempo per esaminare la documentazione difensiva prodotta dal club  e decida di riaggiornarsi fissando un' udienza successiva. La sentenza relativa alla fondatezza o meno dell'istanza ed il pronunciamento sull'opportunità di avviare la procedura fallimentare potrebbe essere posticipata ai primi giorni del nuovo anno.

Eventualità che potrebbe pesantemente condizionare la campagna trasferimenti di gennaio fino quasi a bloccarla del tutto come si legge dall'edizione odierna de "La Repubblica".

"Il mercato invernale del Palermo è a rischio “ congelamento” se non arriverà entro fine gennaio la decisione del tribunale sull’istanza di fallimento presentata dalla procura di Palermo. Pur non essendoci alcun blocco del mercato da parte degli organi federali, in assenza del pronunciamento dei giudici sarebbe un azzardo enorme per la società di via del Fante operare sul mercato di gennaio con la spada di Damocle di una procedura fallimentare. Una questione che già da qualche giorno è al centro dell’attenzione sia dei dirigenti che si occupano direttamente della gestione sportiva della squadra, sia di quelli dell’amministrazione che in questo momento lavorano a stretto contatto con gli avvocati”.