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Palermo, la partita contro lo Spezia è un segno indelebile nella stagione

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La mancata vittoria in terra Ligure potrebbe avere un enorme peso nella stagione dei rosanero
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Il Palermo pareggia contro lo Spezia in Liguria in maniera inaccettabile. Un match ormai ben avviato verso la conclusione, che avrebbe garantito tre punti fondamentali contro la squadra di D'Angelo, imbattuta in casa. Un successo che avrebbe probabilmente fatto da spartiacque: nuovi volti che hanno portato entusiasmo e una prova di forza da applausi, al netto di una prestazione non perfetta. E invece arriva la mazzata: un crollo mentale inspiegabile viziato da scelte sbagliate da parte di calciatori e tecnico, ha portato all'occasione sprecata più grande della stagione.

Appare poco chiara la scelta del tecnico di mandare in campo Nikolaou, dopo un match della linea difensiva al limite del perfetto che ha contenuto, grazie anche all'eccezionale prestazione del nuovo arrivo Magnani, il duo Esposito-Lapadula. L'equilibrio e la compattezza vista in tutti i 90 minuti di gara si sono sgretolati al primo piccolo accenno disperato di uno Spezia ormai allo stremo dopo una partita di grande sacrificio. Anche le scelte dei singoli calciatori hanno contribuito al calo finale: tante situazioni in cui la gestione del pallone non ha convinto, portando il più delle volte a un recupero palla quasi immediato dei liguri anche in pieno recupero finale, in cui il match era ormai apparentemente chiuso.

Questa occasione sprecata è un segno indelebile nella stagione del Palermo, che avrebbe potuto avere una svolta dopo le due sconfitte consecutive contro Reggiana e Pisa. Vincere in un campo difficile, con l'entusiasmo che ne avrebbe conseguito poteva rappresentare un nuovo inizio in un campionato fatto di tantissime ombre e una manciata di luci. Ora la situazione è opposta, con questo risultato che potrebbe avere un effetto catastrofico nelle prossime settimane. La possibilità di vedere poca fiducia nei propri mezzi, data da una gestione del vantaggio deficitaria sotto ogni aspetto, e una mancata lucidità, è concreta.

Il recupero in extremis cancella anche le cose positive viste nel corso dei 90 minuti: Audero dà finalmente le sicurezze mai trovate quest'anno, Magnani si erge a leader nel reparto difensivo, mentre Blin sembra essere ormai al meglio. Brunori ha disputato una delle migliori partite della sua stagione, anche grazie al lavoro nell'ombra di Pohjanpalo. Il pari invece fa risaltare i problemi che la squadra si trascina ormai da mesi, tra cui poca capacità di gestione della palla e la coperta corta sulle fasce.

La possibile vittoria avrebbe rappresentato un probabile picco di entusiasmo nella tifoseria e una grande prova di forza, ma la confusione data da tanti errori ha portato al peggior epilogo possibile: quel "punto d'oro", per cui molti avrebbero firmato prima del gol di Ranocchia, rischia di rappresentare la parola fine alle ambizioni stagionali del Palermo.