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Palermo-Juve Stabia 1-1: Luperini illude i rosanero, Berardocco firma il pari dei campani. Commento primo tempo

Palermo-Juve Stabia 1-1: Luperini illude i rosanero, Berardocco firma il pari dei campani. Commento primo tempo

Palermo e Juve Stabia si sfidano al "Renzo Barbera"

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L'era Filippi scrive il suo secondo capitolo.

L'esordio del nuovo tecnico sulla panchina del Palermo è stato a dir poco entusiasmante. Blitz esterno al "Massimino" nel derby contro il Catania, gol, record ed ingresso d'ufficio nella storia del club per il capitano, Mario Alberto Santana. Nuovo modulo, diversa atmosfera, ritrovata vena sul piano psicologico e motivazionale. La compagine rosanero è chiamata a confermare l'avvenuta inversione di tendenza al "Barbera" contro l'ostica formazione guidata da Pasquale Padalino.

L'ex vice dell'esonerato Boscaglia ripropone il 3-4-3: Pelagotti tra i pali, Peretti, Palazzi e Accardi a comporre un'inedita linea difensiva, Almici e Valente esterni alti con De Rose e Luperini tandem di interni in linea mediana. Silipo e Floriano aculei del tridente a piede invertito, il golden boyLucca terminale offensivo di riferimento.

Pronti via, la propensione al pressing alto del Palermo targato Filippi sortisce rapidamente i suoi frutti. L'eccesso di confidenza dei centrali stabiesi nella gestione del giro palla difensivo viene punito da Luperini: l'ex Trapani ruba la sfera e batte con fredezza Russo siglando il vantaggio dei padroni di casa.

Il Palermo gioca sul velluto e detiene una chiara supremazia territoriale sulla compagine campana, provata nel morale dall'ingenuità che ha generato il repentino svantaggio. Gli uomini di Filippi restano corti, alti e aggressivi, togliendo fiato e metri agli avversari e costruendo diverse situazioni interessanti in transizione. Le catene laterali lavorano bene e la squadra si distende con pericolosità in ampiezza: Valente e Floriano da una parte, Almici e Silipo sul fronte opposto creano vari grattacapi alla retroguardia campana. Varie situazioni potenzialmente pericolose vanificate all'atto della rifinitura, ma nessuna concreta chance per confezionare il raddoppio. Luccasi mette in proprio, protezione della sfera con il fisico, controllo a seguire e tracimante percussione in area arginata ad un'inezia dalla conclusione verso la porta.

Quando la Juve Stabia si affaccia per la prima volta dalle parti di Pelagotti, Berardocco trova il pari. Il sinistro dal limite del capitano stabiese è tutt'altro che irresistibile, ma il portiere rosanero si fa colpevolmente sorprendere dalla stoccata del calciatorte di Padalino.  Il resto della frazione si dipana sull'altare dell'equilibrio, senza alcuna trama particolarmente fluida e ficcante né sussulti di rilevo su entrambi i versanti.