"Segnali dalla regia per una qualità ad alta definizione: nella manovra, nelle giocate, nei rifornimenti. Leo Stulac è tornato e verrebbe da dire finalmente", apre così l'edizione odierna del noto quotidiano "La Gazzetta dello Sport" che punta i propri riflettori sull'ex centrocampista di Empoli e Venezia.
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Palermo, il faro di Corini: Stulac cambia rotta e si prende la regia
In occasione della vittoria contro il Cagliari, lo sloveno ha dimostrato di essere un giocatore di spessore, procurandosi il rigore trasformato poi da Brunori e disegnando la traiettoria dalla quale è nato il raddoppio firmato Segre. "Stulac era entrato in un tunnel facendo vacillare anche le valutazioni fatte su di lui in estate, ma ha trovato la strada per uscirne", si legge.
Lavoro sodo e vicinanza di tecnico e società hanno favorito la rinascita mentale del classe 1994 che aveva bisogno di ritrovare fiducia per esprimere al meglio le sue indiscusse qualità. "Il Genio ha preteso un cambio di rotta, una maggiore aggressività in mezzo, non solo giocate di fioretto", prosegue la Rosea. E Stulac scrollate di dosso le incertezze dovute alla pressione per le aspettative nei suoi confronti l'altra sera ha regalato sprazzi di visione sopraffina.
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