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LA STORIA

Palermo, il collezionista Perrone: “Firma Papa su maglia rosa, Miccoli e Amauri…”

Palermo
La storia del collezionista di maglie e tifoso del Palermo, Antonio Perrone

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Una passione per il calcio che va ben oltre ogni più fervida immaginazione. Più di 300 maglie presenti nella propria collezione, una raccolta iniziata quasi venti anni fa. Casacche da gara rigorosamente autentiche, molte delle quali indossate dagli stessi calciatori di cui si legge il nome sul retro ed autografate dal top player di turno. Si tratta del trentaduenne palermitano, Antonio Perrone, collezionista di maglie da calcio, intervistato ai microfoni di Palermotoday. Un viaggio tra i cimeli, appartenuti ed indossati da campioni del panorama calcistico nazionale ed internazionale. Quella maglia regalata al Santo Padre, Papa Francesco, grande appassionato di calcio e tifoso del San Lorenzo, squadra che milita nella Primera División argentina. Era il 2019, l'anno che fu poi caratterizzato per i colori rosanero dal fallimento del club di viale del Fante.

IL PAPA - "Ero andato in visita ai Musei Vaticani - dice Antonio Perrone -  lì ho notato una parete enorme dove sono affissi tutti i palloni e le maglie donate dai club di tutto il mondo al Pontefice, grande appassionato di calcio. Ho notato che mancava quella rosanero e mi son 'detto quasi quasi gliela regalo io'. Così ho deciso di far personalizzare la maglia del Palermo col suo nome, facendola successivamente autografare dai calciatori, attesi all'uscita del Tenente Onorato di Boccadifalco. Quindi l'ho portata a Roma e gliel'ho regalata".

Perrone spiega come la sua passione ha avuto inizio - "Ho iniziato quasi venti anni fa, quel tipo di calcio non esiste più. E' un peccato non poter più assaporare quel tipo di atmosfera, il calcio è cambiato troppo".

IL REGALO A MICCOLI E AMAURI -"Avevo notato i commenti di Miccoli e Amauri sull'account ufficiale del club rosanero, volevano anche loro la maglia celebrativa del centoventesimo anniversario di fondazione del club. Ho deciso dunque di personalizzarne due e regalarle a due grandi campioni della nostra storia calcistica".

ARCOLEO -"Ho incontrato mister Ignazio Arcoleo in un campetto di periferia, lui stava individualmente allenando un ragazzo. Ho aspettato che finisse la seduta di allenamento e sono rimasto ad ascoltarlo per tutta la durata. E' stato emozionante carpire i consigli che dava a questo giovane calciatore, sono tornato indietro nel tempo. Alla fine dell'allenamento ci siamo fermati a parlare. Era emozionato, quasi accarezzava la maglietta, forse ricordando quelle stagioni rosanero. Siamo stati mezz'ora a parlare di calcio, mi ha raccontato della finale di Coppa Italia contro il Bologna di Bulgarelli e Savoldi, percepivo tutta la sua amarezza. Ormai il calcio è solo social e business, non ci sono più i sentimenti di una volta" - il racconto di Perrone sulla maglia più antica all'interno della sua collezione, quella indossata ed autografata dall'ex tecnico del Palermo Ignazio Arcoleo, nella stagione 1971-1972.

L'ATTUALITÀ IN CASA PALERMO -  "Bisogna avere fiducia in Corini, è una splendida persona, mite, pacata. Ha un metodo di lavoro totalmente differente rispetto a Baldini: si è trovato con una squadra non sua a pochi giorni dall’inizio della stagione. Ci vuole tempo, bisogna dare fiducia al mister perché è un allenatore bravo. So che noi palermitani pretendiamo subito i risultati, ma occorre avere pazienza. Io sono convinto che abbiamo una società forte, presente, che ci garantirà un ottimo futuro". 

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