L'edizione odierna del Giornale di Sicilia si sofferma sulla striscia positiva che ha impreziosito il percorso della compagine rosanero, migliorando sensibilmente posizione in classifica e condizione psicologica in prospettiva futura. Palermo di Corini che ha progressivamente trovato equilibri, identità ed anima sul rettangolo verde, tre vittorie e quattro pareggi, frutto di sagacia tattica, abnegazione, spirito di squadra, determinazione e caparbietà.
PALERMO D'ACCIUAIO
Palermo, identità, anima e concretezza: crocevia Ascoli e sguardo alla zona playoff
Un gruppo capace di rialzarsi dopo il doppio ko contro Cosenza e Venezia che pareva schiudere scenari infausti e rappresentare un viatico ad una stagione di sofferenza. Invece, compatibilmente a limiti strutturali e attitudini specifiche dei calciatori in rosa, Corini è riuscito a edificare e plasmare un modello di squadra estremamente solido e pragmatico. Traendo il massimo, in termini di risorse tecniche, mentali e motivazionali, da ogni singolo componente del gruppo. Riuscendo a formare un blocco corale e monolitico, che non gioca certo un calcio spumeggiante né soddisfa il gusto dei palati fini della materia, ma evidenzia doti agonistiche, unitamente a valori atletici e tattici, sufficienti a giocarsela alla pari contro ogni avversario. Propensione alla sofferenza, umiltà e forza di reazione che si sono spesso tradotte in punti pesanti, implementando entusiasmo, convinzione ed autostima. Ascoli rappresenterà un crocevia importante per dimensionare le ambizioni di questa squadra: la gara d'andata costituì una lezione eloquente, con il Palermo che peccò di supponenza e presunzione rimediando una cocente sconfitta al Barbera. Insegnamento che la compagine di Corini dovrà tenere bene a mente se vuole provare ad andare oltre i propri limiti: intensità, spirito di sacrificio, umiltà e concretezza. Solo con feroce ardore agonistico e massima applicazione mentale Brunori e compagni posso reggere il confronto con avversari più quotati e magari portare anche punti pesanti a casa, come accaduto contro le big Cagliari, Genoa, Parma e Bari al Renzo Barbera. Le tre battistrada stanno mantenendo un ritmo vertiginoso, ma alle spalle regna un grande equilibrio in graduatoria. La zona playoff dista una sola lunghezza, nulla vieta di guardarla con un certo interesse una volta conquistata sul campo la matematica certezza di permanenza nella categoria.
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