Palermo, i sogni playoff naufragano a Venezia: rosanero al decimo posto

Terza gara senza vittorie per il Palermo, dopo la sconfitta rimediata a Parma e lo scorso pareggio al "Barbera" contro il Cosenza. Ennesimo treno playoff perso dai rosanero, che non riescono a imporsi a Venezia dopo un buon primo tempo. Alla fine dei novanta minuti è trionfo lagunare, passo importante verso la salvezza degli uomini di Vanoli.

"Manuale di un suicidio sportivo perfetto. Esempio di come sprecare un’altra occasione per i play-off, che adesso sembrano scivolare via". Apre così l'edizione odierna de La Repubblica, che si sofferma sulla gara del "Penzo" e sulla situazione del Palermo in classifica. Prima il vantaggio firmato da Matteo Brunori, poi l'errore di Pigliacelli spalanca la strada al pareggio veneto con Jonhnsen. Azioni intervallate dall'occasione mancata da Soleri, che avrebbe potuto firmare il raddoppio. Con la sconfitta maturata in Laguna, la compagine di Corini scivola al decimo posto in classifica, con i playoff lontani tre punti in attesa ovviamente del match tra Ternana e Pisa.

Nella ripresa Palermo incapace di controllare il gioco, pochi spunti e difficoltà ad arginare le azioni del Venezia. "Perché un calo di ritmo dopo una prima frazione a mille poteva essere legittima, ma regalare un calcio di rigore, come quello concesso da Nedelcearu per un intervento tanto irruente quanto inutile su Pohjanpalo, no". Prosegue così il noto quotidiano nella sua edizione siciliana. Arancioneroverdi che firmano il vantaggio con il bomber finlandese su calcio di rigore, poi Tessmann triplica le marcature. Nel finale il Palermo dà sintomi di risveglio, come spesso capita, tardivo. Dopo aver rischiato il 4-1 con Candela e salvati dal VAR, i rosanero accorciano le distante con il rigore di Tutino.

Ennesimi punti persi da situazione di vantaggio, dopo una prima parte di gara positiva. I pareggi delle concorrenti Modena e Parma fanno ben sperare il Palermo, in attesa del Pisa. Ma anche alle spalle non bisogna star del tutto tranquilli con Ascoli e Como con il fiato sul collo. "Le avversarie non corrono nemmeno troppo forte, ma se nonsi vince addio play-off". Conclude La Repubblica.