"Siamo all’evoluzione della specie, al Simon 2.0. Graves come clone di Kjaer, con tutte le migliorie che la terra di Danimarca ha prodotto negli ultimi 15 anni a livello generazionale. Perché dopo la prestazione convincente all’esordio da titolare, la sensazione che Simon Graves sia addirittura più avanti all’altro Simon nella stagione in cui arrivò a Palermo è molto concreto", apre così l'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport" che punta i fari sulla prestazione del difensore centrale 1999 contro il Frosinone.
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Palermo, Graves il nuovo muro: forza fisica e tecnica, idolo in 90′ minuti
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Sui social i tifosi sono impazziti per il calciatore danese che ha stupito per la freddezza con cui ha gestito un impegno delicato come quello contro la capolista. Stazza fisica imponente, gran senso della posizione e doti tecniche di un certo spessore. L'impatto di Graves è stato positivo, adesso si attendono le conferme ma la sensazione è che il club di viale del Fante abbia acquistato il cartellino di un calciatore che, in chiave presente e futura, può tornare molto utile. "Operazione studiata, ponderata e condotta in porto con una ricaduta efficace già sul presente. I 96 minuti disputati finora dal difensore danese lo hanno certificato, sottolineando che Corini può contare a occhi chiusi su un altro titolare che tornerà utile nelle rotazioni, per scelta o per necessità", chiosa la Rosea.
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