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Palermo, gli assessori D’Agostino e Camassa sulla polemica stadio: “Nessuna concessione a titolo gratuito, ecco cosa faremo”

"Crediamo che sulla vicenda della concessione dello Stadio Barbera per la società rosanero, sia in corso la classica tempesta nel bicchiere d'acqua"

Mediagol93

Non si spengono i riflettori sulla delicata questione legata alla concessione dello stadio "Renzo Barbera" alla SSD Palermo di Dario Mirri e Tony Di Piazza. Una questione spinosa oggetto di un'aspra polemica tra esponenti dell'opposizione e della maggioranza, nel corso della seduta del Consiglio comunale svoltasi nella giornata di ieri. Nell'intento di chiarire definitivamente i contorni della vicenda e illustrare il reale stato delle cose il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, attraverso l'ufficio stampa del Comune, ha diramato una nota congiunta sull'argomento insieme gli assessori al Bilancio, Roberto D'Agostino, e allo Sport, Paolo Petralia Camassa. 

"Crediamo - dichiarano gli assessori D'Agostino e Petralia Camassa - che sulla vicenda della concessione dello Stadio Barbera per la società rosanero, sia in corso la classica tempesta nel bicchiere d'acqua. Come è noto a tutti, lo stadio è stato affidato (e per fortuna è stato affidato) con un consenso unanime istituzionale e politico, alla fine della scorsa estate per permettere alla squadra di calcio l'iscrizione al campionato di serie D. Ciò è avvenuto nelle more della definizione della Convenzione, che dovrà essere votata dal Consiglio comunale e dovrà stabilire, fra le altre cose, anche i canoni concessori. La concessione non potrà ovviamente non tenere conto del fatto che la società usufruisce dello stadio, ed allo stesso tempo ne cura la manutenzione e la sicurezza, già dal 2019. Sarà il Consiglio comunale, certamente anche sulla scorta di valutazioni tecnico-economiche che gli uffici hanno redatto, a valutare quali saranno i canoni da applicare. Quindi in atto non vi è alcuna concessione a titolo gratuito né alcuna omissione di pagamenti da parte di alcuno né altro motivo di polemica". 

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