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mediagol palermo Palermo, GDS: “Superpippo sperimenta sotto lo sguardo del padre”

La Rassegna

Palermo, GDS: “Superpippo sperimenta sotto lo sguardo del padre”

Palermo
Inzaghi continua a battere sul 3-5-2, Il papà ieri ha seguito gli allenamenti con grande attenzione
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Il ritiro in Valle d’Aosta sta diventando il vero laboratorio di idee per Filippo Inzaghi, che giorno dopo giorno ridefinisce il volto del suo Palermo. Se all’inizio il tecnico aveva dichiarato come unica certezza il modulo con due trequartisti alle spalle di una punta (3-4-2-1), ora prende sempre più consistenza l'ipotesi del 3-5-2, ritenuto più adatto alle caratteristiche dell’organico.

Un cambio di rotta influenzato anche dall’arrivo di Palumbo, reduce da un’ottima stagione al Modena come trequartista, ma impiegabile anche da mezzala offensiva. La flessibilità tattica è diventata centrale, e non si limita solo alla zona offensiva: tutto il gruppo sta lavorando per costruire certezze strutturali e libertà di espressione, come richiesto da Inzaghi.

La fase difensiva resta il primo pilastro del progetto: Ceccaroni si conferma adatto al ruolo di braccetto sinistro, mentre Magnani, seppur fermo temporaneamente, è considerato un punto di riferimento. A breve arriverà Bani, per completare un trio difensivo d’esperienza con oltre 300 presenze in Serie A. Come alternative si valutano Peda, soprattutto al centro, e Diakité a destra. Manca ancora un mancino di ruolo per dare ulteriore equilibrio.

Sugli esterni, l’arrivo di Gyasi e Augello ha dato un notevole impulso qualitativo. In attacco, si riparte dalla coppia Brunori–Pohjanpalo, che potrebbero agire sia affiancati che con uno alle spalle dell’altro, a seconda del modulo scelto.

Tra i nodi ancora da sciogliere c’è quello legato alla porta: Gomis sta offrendo buoni segnali, ma solo al termine del ritiro si capirà se sarà davvero lui il titolare. A centrocampo, invece, le opzioni sono tante e le gerarchie ancora in evoluzione. In un’eventuale mediana a tre, Ranocchia e Blin sono considerati i registi, con Gomes e Segre in posizione di mezzali. Nella linea a quattro sono state provate le coppie Gomes–Ranocchia e Blin–Segre. Da monitorare anche Vasic, testato a sinistra, e Di Francesco, jolly tra fascia e trequarti.

Intanto, sulle tribune di Châtillon si è notata una presenza speciale e silenziosa: Giancarlo Inzaghi, padre di Pippo, ha seguito l’allenamento con discrezione ma partecipazione emotiva. Il suo sguardo attento verso il figlio e le azioni della squadra rosanero raccontano di un legame familiare forte, autentico. Un dettaglio tenero ha colpito: sullo sfondo del suo cellulare c’è una foto dei piccoli Pippo e Simone Inzaghi. Forse è anche in questa complicità familiare che va cercata parte del segreto dell’ascesa degli Inzaghi nel calcio.