"Da Di Francesco a Saric: 13 mesi tra tanti top e qualche flop". Titola così l'edizione odierna del "Giornale di Sicilia", che punta i riflettori in casa Palermo e sulla sessione estiva di calciomercato appena giunta al termine. Alzare sensibilmente il livello e la profondità dell'organico a disposizione di Eugenio Corini, regalando al tecnico profili di conclamato spessore ed esperienza, in grado di conferire un salto di qualità tangibile in termini di qualità e personalità. Oltre a giovani di talento e prospettiva ma già pronti nell'immediato. E' questo l'identikit scelto dal management e scouting del club targato City Football Group per puntare al salto di categoria.
RASSEGNA STAMPA
Palermo, GdS: “Da Di Francesco a Saric: 13 mesi tra tanti top e qualche flop”
Missione compiuta ed esame superato a pieni voti per il direttore sportivo Leandro Rinaudo, coadiuvato dal consulente tecnico Riccardo Bigon. "Tredici mesi da direttore sportivo con tutto ciò che un ruolo simile comporta, tra acquisti azzeccati e scommesse deludenti: [...] il suo sforzo per allestire un organico in grado di puntare dritto alla Serie A è andato avanti tutta l'estate con dieci acquisti e, per dare discontinuità con l'annata precedente, con la scelta di non riscattare nessun giocatore in prestito", si legge.
Da Fabio Lucioni e Roberto Insigne fino a Liam Henderson: alcuni acquisti "hanno un peso specifico per esperienza e prestigio". Calciatori che la Serie B l'hanno già vinta da protagonisti. "Mentre giovani promesse come Vasic e Lund hanno già fatto intravedere grandi cose", prosegue il noto quotidiano. "Una delle difficoltà con cui si è misurato Rinaudo è stata quella di entrare in carica in un periodo in cui il mercato era nella fase più calda e alcune scelte erano state già operate dal suo predecessore Castagnini", rivoluzionando in parte la rosa in vista del debutto in Serie B.
"Il flop più netto è indubbiamente Saric", che ha lasciato Palermo ed il Palermo nelle scorse settimane, direzione Turchia. Poco incisivi anche Bettella e Vido. "L'ulteriore rivoluzione di gennaio non è andata a buon fine", con la sola conferma di Aurelio (e Graves) in estate. "Se gli innesti estivi riusciranno a garantire un cambio di passo sarà il campo a dirlo, ma la decisione con cui ha operato Rinaudo e con cui il Palermo ha iniziato la stagione sembra promettere bene".
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