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Dopo l’amichevole di sabato scorso tra Palermo e Manchester City, i vertici del club rosanero e del City Football Group hanno sottolineato il valore simbolico e strategico di questo evento.
L’amministratore delegato Giovanni Gardini ha parlato di “orgoglio e gratificazione” per uno stadio pieno e un’attenzione così forte, ricordando il legame storico del Palermo con l’Inghilterra e definendo la sfida con i campioni d’Europa “un momento che segna la storia della squadra”. Ha però aggiunto che, dopo l’entusiasmo, “sarà il campo a dover confermare quanto di buono è stato fatto” in preparazione alla stagione.
Sulla stessa linea Riccardo Bigon, Global Football Technical Director del City Football Group, che ha visto nell’incontro tra due club della stessa famiglia “un’opportunità interessante” per confrontare realtà calcistiche diverse ma unite da un’unica visione.
Infine, Roel De Vries, Chief Operating Officer del gruppo, ha evidenziato la crescita del network — passato da un solo club a oltre dieci in tutto il mondo — e ha sottolineato l’importanza del brand Palermo, che gode di una “base di tifosi globale”. Ha ricordato inoltre i progetti per migliorare l’esperienza allo stadio, attingendo all’expertise di impianti come quelli di Manchester o del nuovo stadio in costruzione a New York.
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