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Palermo, Foschi: “City Football Group, non siamo la Spal. Qui si viene per vincere”

Palermo
L'ex DS è ancora legato alla piazza palermitana e si aspetta un futuro glorioso del club rosanero che da quasi un anno è stato accolto nella "famiglia" del City Football Group.
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Rino Foschi, ex direttore sportivo del Palermo, ha rilasciato un'intervista alle colonne del Giornale di Sicilia, facendo il punto della situazione in casa rosanero al seguito del finale di stagione amaro dei siciliani che sono andati ad un passo dai playoff. Di seguito le sue dichiarazioni:

"Quest’anno è andata così, ma il prossimo anno si deve andare in serie A, senza discussioni. Il City Group è un gruppo forte, ha grandi possibilità e deve portare questa squadra in alto. I rosanero hanno fatto un buon campionato, hanno iniziato male, poi si sono ripresi. Il Palermo è una buona squadra. Era partito per raggiungere una salvezza tranquilla per poi sperare in qualcosa di più. Sicuramente ci aspettavamo qualcosa di diverso, e sottolineo “ci aspettavamo” perché mi sento uno di voi e capisco la delusione. Sarebbe bastato qualche punto in più per fare i playoff ma non è andata così. Nel primo tempo abbiamo fatto molto bene noi e nel secondo il Brescia. Sono cose che purtroppo capitano ma non mi piace che si condanni la squadra e l’allenatore perché c’è stata anche un po’ di sfortuna".

Ritorno al passato - "Quando sono arrivato io al primo anno perdemmo in finale ai playoff con il Lecce e facemmo un bel lavoro dietro le quinte, anche se non spendendo tantissimo. A gennaio presi sette giocatori tra cui Grosso. Cambiammo allenatore e tutti sanno come poi è finita. Tutti noi volevamo andare in A il primo anno ma poi ci andammo al secondo. Io ci ho provato diverse volte in carriera a salire in serie A. Sei volte ci sono riuscito e per tre volte mi sono fermato in finale".

L'impegno della holding nei confronti del club siciliano - "So che City Group ha altri club ma Palermo è una piazza importante. Siamo la quinta città d’Italia, vogliono fare bene. Sanno bene come si lavora, sanno come si fa a vincere. Sono convinto che vogliono andare in A. Il Palermo non merita di essere trattato come una squadra di serie B o squadra satellite: vogliono andare in A di sicuro. Conosco Rinaudo che ho avuto come giocatore, e poi c’è Bigon: gente giovane e preparata che sa come muoversi. In questo gruppo arabo c’è gente che conta. Di sicuro hanno le carte in regola per fare bene, bisogna vedere dove vogliono arrivare. Dopo il Manchester City c’è il Palermo. Sono sicuro e spero che sia così. Non stiamo parlando di cose banali. Non siamo la Spal, ne cito una a caso, ho massimo rispetto per tutti. Al primo anno di serie A si abbonarono 33 mila persone al Barbera. Se vieni qui, se un gruppo straniero sceglie Palermo, è perché deve fare bene e non ci sono scuse. Qui si viene per vincere".

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