"Cè l’assetto per i playoff. Dopo due mesi di continui cambi di formazione, il Palermo pare abbia trovato l’impianto tipo per provare prima l’assalto al secondo posto e poi alla promozione in Serie B". Così l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, che mette al microscopio le prossime scelte di formazione di Silvio Baldini, in relazione alle ultime tre gare da giocare nella regular season e all'inizio della fase playoff. Sembra essere ormai chiaro l'undici ideale del tecnico toscano, che - nonostante l'assenza nelle ultime due gare per Covid - ha ridisegnato un Palermo privo di turnover o rotazioni. Mossa presumibilmente effettuata in vista del nuovo cammino che attende i rosanero, nel quale la formazione siciliana non avrà più possibilità di commettere errori se vuole davvero puntare alla Serie B.
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Palermo, finite le rotazioni: adesso Baldini punta sull’undici ideale vista playoff
L'undici ideale di Baldini sembra ormai disegnato in vista die playoff, nei quali il Palermo non potrà concedersi errori o passi falsi
Nelle ultime due sfide contro Taranto e Picerno non sono state apportate modifiche significative allo schieramento, con un solo cambio rappresentato nell'ultimo dei due match dalla presenza di Damiani in cabina di regia al posto dello squalificato Dall'Oglio. Con la linea di difesa ormai chiaramente decisa e il ballottaggio sempre aperto tra i pali, le ultime due vittorie sembrano aver dato certezze anche dal centrocampo in su. Dall'Oglio è probabilmente preferito dal tecnico al nuovo acquisto di gennaio, che - causa qualche acciacco fisico - sta finendo fuori dai radar. Nel terzetto offensivo alle spalle di Brunori, Floriano sembra aver scalzato definitivamente le varie alternative come Silipo e Felici, che non hanno convinto a pieno Baldini, negli atteggiamenti quanto nella sostanza sul campo.
Giocatori come Somma, Crivello, Fella - tra gli altri - sono ormai finiti in basso alle gerarchie del tecnico, che ha dato loro delle chance ma senza trovare nei giocatori un vero riscontro tattico, o comunque che fosse all'altezza della titolarità nel suo schieramento. Non passano, inoltre, inosservati i declassamenti di Buttaro e Perrotta, con l'ex Bari che non ha convinto sull'esterno come nel ruolo da centrale, mentre il classe 2002 rincorre ormai da troppo tempo un posto fisso sulla fascia destra. Uno scacchiere tattico che, dunque, non dovrebbe prevedere nuove rotazioni o altri esperimenti, in un momento della stagione dove è necessario che ad abbondare siano le certezze e non i dubbi.
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