Mediagol
I migliori video scelti dal nostro canale

PRESS ROOM

Palermo-FeralpiSalò 1-0, rosanero in finale playoff: l’analisi di Baldini e Massolo

Palermo

L'analisi post-partita del tecnico del Palermo, Silvio Baldini e del portiere, Samuele Massolo, dopo il successo per 1-0 del Renzo Barbera contro la FeralpiSalò, che lancia la formazione rosanero alla Finale playoff di Serie C contro il Padova

Mediagol ⚽️

Sarà la sfida tra Palermo e Padova a decretare l'ultima squadra che sarà promossa in Serie B per la stagione di Lega Pro2021-2022. Grazie al successo interno per 1-0 conquistato contro la FeralpiSalò, la squadra di capitan De Rose e compagni accede alla doppia finale contro i biancoscudati di Oddo.

Davanti a 35.037 spettatori, il gol del solito Matteo Brunori, al suo ventottesimo centro stagionale ed a -2 dal record di gol che appartiene a Luca Toni, la formazione allenata da mister Silvio Baldini guadagna il pass d'accesso al doppio confronto della finale, in programma il 5 ed il 12 giugno. La spinta del "Barbera", ancora una volta sold out con anche il settore ospiti messo a disposizione per i supporters di casa, lancia il Palermo verso il sogno Serie B, consapevoli che il calore del pubblico palermitano potrà risultare decisivo nella finale di ritorno contro il Padova.

Al termine della gara del Barbera, il tecnico del Palermo, Silvio Baldini ha analizzato la sfida contro la FeralpiSalò, nel corso della conferenza stampa post-partita.

Palermo-FeralpiSalò 1-0, rosanero in finale playoff: l’analisi di Baldini e Massolo- immagine 2

LA FNALE SI VINCE - "Dobbiamo far valere spirito e voglia di non arrendersi. Trentacinquemila persone che vedono un gruppo di ragazzi trasformarsi in eroi. Nessuno pensava che potessimo fare questo percorso, noi abbiamo fatto le cose com'era giusto farle. Sono contento che i miei giocatori stasera possano dire di aver provato qualcosa di indescrivibile e questo qualcosa io lo voglio concretizzare, portando il nostro popolo in Serie B. Fase difensiva? Mi fa piacere come abbiamo gestito la gara, siamo andati vicini diverse volte al gol, poi ci siamo riusciti con la bellissima giocata di Brunori. Come fai a non dare gioia e speranza a queste trentacinquemila persone. Le persone quando sono povere mettono sempre dignità e coraggio, perché quando non si ha nulla si mettono sempre davanti queste due cose per sperare che il giorno dopo sia migliore. Vi racconto una storia: un giorno ho conosciuto un signore libanese che da venditore di marmi mi ha raccontato come da bambino, talmente povero com'era, gli dessero soltanto un limone da mangiare. Un giorno decise che da quel limone cominciò a fare le limonate, guadagnando sempre qualcosina e comprandosi da vivere. Oggi è un uomo ricchissimo, questo perché si è appellato alla speranza. Io sapevo che eravamo svantaggiati rispetto agli altri, ma non perché fossimo davvero inferiori, ma perché le situazioni a volte ti portano ad essere un asino quando a volte non lo sei. Siamo in finale, che non si gioca ma si vince. Consapevoli che ci sarà un avversario con le stesse intenzioni, ma sorrido se ripenso alla fatica che abbiamo fatto per arrivare fino a qui".

IL PERCORSO - "Padova? Io voglio continuare a sognare, credere che i giocatori siano degli eroi che metteranno dignità e coraggio, parlare di tattica e del Padova non mi importa. Loro sono partiti bene oggi, sono arrivati fin qui con merito. Sapevo che se fossimo stati in grado di avere un piano b saremmo riusciti a vincere la gara. Quando hai un patrimonio tecnico come il nostro e questo patrimonio ha dei problemi devi far capire che il problema non esiste. Esiste bensì la capacità di adattarsi alle difficoltà, bisogna migliorare quindi col lavoro quotidiano sul campo. Quando si allenano, i giocatori devono capire che solo col campo possono esprimere il proprio valore, attaccandosi poi al destino e al sacrificio. Ho sempre fatto capire ai ragazzi che la cosa più importante fosse il percorso, facendoli innamorare di questo. Se ti innamori del percorso non speculi, i ragazzi si sono innamorati e sono arrivati a giocarsi una finale nella quale il popolo rosanero inizialmente non credeva. Bisogna credere nelle cose che fai, bisogna avere fede e rispettarla nel tempo. Se nel tempo cominci a comprenderla, raccogli gradualmente i tuoi risultati. Anche stasera abbiamo imparato qualcosa che ci può aiutare a raggiunger e il nostro sogno. Bravi i ragazzi ad adattarsi alle difficoltà, prendendo una vittoria non facile contro un avversario di tutto rispetto come la FeralpiSalò. Io amante del destino? Sono solo realista, parto dalla fede e arrivo a tutto. Per tutti i 18 anni che sono venuto a Santa Rosalia sapevo già che sarei ritornato. Non sbagliamo su questo, altrimenti si cade sul folclorismo. Io credo nel destino, ma il destino è credere in ciò che ami, come la famiglia. Per nutrirla di certi valori ad aiutarti è proprio la fede. Mi sembrava impossibile dopo 18 anni tornare qui e raggiungere un risultato così. Io so che attraverso l'espressione dei propri sentimenti si riesce ad esprimere cos'è l'amicizia, il rispetto, l'amore verso un figlio. Queste cose cerco di portarle nel mio lavoro, e questo è anche grazie a Santa Rosalia, perché in questi anni che sono andata a trovarla soltanto lei sa cosa le ho sempre chiesto".

Palermo

Oltre al tecnico del Palermo, anche il portiere rosanero, Samuele Massolo ha commentato in mixed zone la vittoria contro la FeralpiSalò e la serata magica che ha regalato l'accesso alla Finale, davanti ai 35.037 spettatori che hanno gremito il Renzo Barbera.

VITTORIA, TRIONFO DI GRUPPO - "Per noi questo è un sogno. Per arrivare ad una finale dopo un annata tosta e in un girone dove tutte le squadre sono toste ci avremo messo la firma. Staff, tifosi e città ci mettono il cuore e si meritano questi risultati. Rigori parati? Sono un di più, li studiamo bene con staff e con Alberto, sono contento di essere stato decisivo in questo senso. L'affetto della piazza è incredibile, mi scrivono in tanti e lo apprezzo molto. Il mio stile? Abbiamo un tipo di gioco che tiene la linea molto alta e se il portiere sta basso non è il massimo per difendere. Per noi portieri è rischioso a volte stare fuori dalla porta, ma finora è andata bene. Ho visto la Feralpi sia andata che ritorno con la Reggiana e mi ha impressionato. Anche oggi loro hanno attaccato nel primo tempo, ma siamo stati bravi e compatti a tenere il risultato sullo 0-0 prima di segnare. Titolare nei playoff? Purtroppo per un portiere non giocare non è facile e quando entri devi farti trovare pronto specialmente in una piazza tosta come Palermo, nella quale devi dimostrare di essere all'altezza. Vittoria in casa? Ci tenevamo, prendere gol all'ultimo minuto dopo una partita giocata così sarebbe stato un peccato. Pareggiare o perdere non avrebbe influito sulla qualificazione, ma ci tenevamo a vincere in casa. Io in Serie B? Intanto dobbiamo arrivarci, adesso abbiamo una partita importante. Io a Palermo sto benissimo, a fine anno faremo le nostre valutazioni e decideremo".

tutte le notizie di