Svarioni e topiche difensive che hanno caratterizzato la sconfitta di Cosenza pongono nuovamente l'accento sui problemi strutturali della retroguardia nel Palermo di Corini. L'edizione odierna de "La Repubblica-Palermo" si sofferma sulla composizione del reparto e le caratteristiche dei singoli elementi a disposizione del tecnico. La rosa dispone di un solo centrale mancino, ovvero Ivan Marconi autore del gol decisivo nel vittorioso match interno contro il Parma. L'ex Monza ha ormai scalzato Bettella nelle gerarchie di Corini, formando con Nedelcearu la coppia di centrali titolari nelle nelle ultime uscite.
ALLARME DIFESA
Palermo, difesa da rivedere: limiti strutturali nel reparto, il mercato di gennaio…
Il cartellino giallo rimediato da Marconi a Cosenza gli costerà la squalifica e quindi l'assenza nella prossima sfida di campionato del Palermo al Barbera contro il Venezia. Il match contro i lagunari sarà potenzialmente l'occasione per il centrale scuola Inter, giunto in Sicilia nella sessione estiva di calciomercato, di provare a riconquistare una maglia da titolare. L'espulsione a Reggio Calabria, qualche eccesso di irruenza e alcuni problemi fisici, per Davide Bettella non è stato certo un avvio di stagione molto semplice. Tra i difensori rosanero è forse l'unico ad avere in dote nel suo bagaglio esplosività e rapidità utili a risultare performanti nell'uno contro uno al cospetto degli attaccanti avversari. Peculiarità che è mancata palesemente a Cosenza e non solo alla retroguardia di Corini, che soffre terribilmente se non adeguatamente schermata e protetta dal centrocampo. Quando il Palermo si allunga ed espone la linea difensiva a duelli individuali su azione manovrata, emergono i limiti strutturali di molti componenti del reparto. Lancini pare ormai fuori dai rada del tecnico rosanero, Accardi ha recuperato ma è ancora ai margini nelle gerarchie tecniche del mister di Bagnolo Mella. Buttaro è stato reinventato esterno basso di destra. Sovraffollamento sul binario mancino, con Crivello, Devetak e Sala a contendersi una maglia. L'ex Sassuolo, potenziale titolare nel ruolo, è stato fin qui avversato da vari problemi fisici. Il serbo si sta progressivamente integrando nelle dinamiche del calcio italiano, ma deve crescere sotto il profilo tattico e della continuità, Crivello è impeccabile sul piano professionale ma non costituisce per Corini la prima scelta. Sul fronte opposto, Mateju, che si era adattato a sinistra in precedenza con non poche difficoltà, sembrava in progressiva ascesa di condizione e rendimento, prima della prestazione opaca di Cosenza. Buttaro conferisce rapidità, tenacia e freschezza, ma paga dazio sul piano dell'esperienza. Doda e Peretti sembrano prossimi a cambiare maglia nella prossima sessione di mercato. Al netto dei margini di miglioramento, individuali e collettivi, urge reperire a gennaio qualche nuovo innesto nel reparto che elevi qualità e varietà di opzioni per il tecnico.
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