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Palermo, Di Piazza: “Se Mirri vende prendo il 100%. Pergolizzi e centro sportivo, vi dico tutto”

Di Piazza quest'anno ha lasciato la vicepresidenza del Palermo

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«Il bilancio è sicuramente positivo, tornare al primo anno tra i professionisti era l’obiettivo prioritario».

Lo ha detto Tony Di Piazza. È già passato un anno da quando il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando ha consegnato il “nuovo” Palermo alla società Hera Hora. Nonostante qualche segno di cedimento i due azionisti non hanno messo in discussione il loro impegno per i colori rosanero. L'ex vicepresidente e attuale consigliere del club rosanero, ai microfoni del 'Giornale di Sicilia', si è infatti detto pronto rilanciare il proprio investimento, per confermare le ambizioni del Palermo nel prossimo campionato di Serie C.

MIRRI - «Come in ogni matrimonio, tra moglie e marito possono esserci delle incomprensioni, soprattutto se poi si considera che prima della nascita di questa società non ci si conosceva assolutamente. L’importante è che alla fine si trovino gli equilibri. Ho avuto diversi contatti e manifestazioni di interesse (per la quota delle azioni ndr), ma cederò la mia quota solo a chi mi assicurerà un’attenzione e una cura almeno pari alla mia». Sul fatto che Mirri fosse potenzialmente interessato a rilevare le sue quote, afferma «Ho letto queste intenzioni, che di fatto non si sono mai compiutamente trasformate in nessun passo ufficiale, né direttamente, né tramite i suoi avvocati. Non escludo che se la famiglia Mirri decidesse di mettere in vendita le sue quote, potrei esercitare il mio diritto di prelazione ed acquistarle».

IL FUTURO - «È stato preso un impegno con la città e con la tifoseria, l’obiettivo deve essere la promozione e a tal fine ho già manifestato e continuerò a farlo la mia volontà e disponibilità, qualora necessario, ad aumentare l’investimento previsto quest’anno per raggiungere l’obiettivo». Sul budget di quest’anno invece dice «Non sono un tecnico, mi affido ai tecnici e per questo auspico una partecipazione maggiore del mio rappresentante che da accordi deve ricoprire il ruolo di direttore». Sul centro sportivo «Resto dell’idea che l’obiettivo principale debba essere l’immediato ritorno nei massimi campionati. Il centro sportivo deve essere un asset della società che dovrà essere realizzato, certamente, ma per me prima viene la vittoria del campionato».

PERGOLIZZI - «Se l’avessi chiesto, non avrei problemi ad ammetterlo. Sono solo stato preoccupato dopo il pareggio col San Tommaso. Vista l’assenza in quei giorni dell’amministratore delegato che era in vacanza e il conseguente silenzio della società, ho sollecitato i miei soci ad affrontare la questione e dare un segnale all’ambiente».

EFFETTO PANDEMIA - «Avevo già organizzato una tournée a cui avrebbe partecipato non solo la squadra, ma anche tutti i protagonisti di questo primo anno esaltante, dai magazzinieri a tutti i dipendenti. La tournée avrebbe contribuito a valorizzare il brand del Palermo a livello internazionale, oltre che far gioire i tanti tifosi che qui negli Usa ci seguono con passione. Purtroppo la pandemia ha bloccato questo progetto che riproporrò non appena possibile».