Torna a parlare Tony Di Piazza.
serie c
Palermo, Di Piazza amaro: “Non ci sono troppe alternative, Mirri deve investire oppure cedere la società”
L'ex vicepresidente del Palermo ha parlato del momento vissuto dal club
L'ex vicepresidente del Palermo, nel corso dell'intervista rilasciata all'edizione odierna de 'Il Corriere dello Sport', ha parlato del momento vissuto dal club e dalla mancata liquidazione di Her Hora.
"Perché ho esercitato il recesso? Lo saprete al momento opportuno, adesso rimane la grande amarezza per aver creduto e sostenuto qualcosa che si è dimostrata, purtroppo, diversa da quello che mi era stato prospettato. Se capisco che qualcuno non gradisce la mia presenza ma solo le mie risorse, senza rispettarmi, tolgo il disturbo e non voglio neppure litigare. Rifarei le stesse scelte però mi cautelerei maggiormente e in maniera diversa per far rispettare impegni e garanzie. Se mi viene la voglia di rilevare il Palermo? La voglia spesso, dettata dall’emozione e dal sentimento. La responsabilità di imprenditore però richiede la consapevolezza degli impegni lavorativi. Per questo decisi di partecipare con quote di minoranza, consapevole che non potevo dedicarmi completamente al Palermo trascurando le mie attività che richiedevano e oggi ancor più richiedono la mia costante presenza negli Stati Uniti. Società in vendita? Mi sembra che non esistano grandi alternative. O la famiglia Mirri è disposta ad investire, a breve, nuove ed ulteriori risorse per rilevare le mie quote e liquidare il recesso oppure necessariamente la società dovrà essere venduta. Hera Hora? Parlo per me. La mia posizione è nota e l’ho confermata nelle sedi competenti. Hera Hora è una società che ha vinto un bando del Comune investendo milioni di euro ed è proprietaria della quasi totalità del Palermo che è un asset con valori e interessi, non solo economici, riguardanti un intero popolo. Non è un parco giochi dove fare capricci".
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