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Palermo, dalla corsa Champions alla Coppa Italia: ecco il ‘Barbera’ di nuovo sold out

Palermo

Tutto esaurito per Palermo-Triestina al Renzo Barbera valido per il ritorno del primo turno nazionale dei playoff di Serie C. Ecco quando lo stadio rosanero è andato "Sold out" a partire dal 29 maggio 2004

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A distanza di ore dalla partita tra Palermo e Triestina, valida per il ritorno del primo turno dei playoff nazionali di SerieC, è stato raggiunto il sold out al "Renzo Barbera".  Una data da cerchiare in rosso sul calendario, viste le vicissitudini che, anche a causa dell'emergenza sanitaria e delle consequenziali restrizioni, hanno spesso tenuto i tifosi lontani dagli spalti.

Gli ultimi anni,  tra la retrocessione in B, il fallimento e la Lega Pro, non sono stati incentivanti per la tifoseria rosanero, che non è riuscita a riempire totalmente l'impianto di Viale del Fante. Ricollegarsi alla gara con gli uomini di Bucchi è utile a ricostruire una linea temporale di tutti i "Sold Out" avvenuti nel fortino del Palermo, a partire proprio dall'ultimo match con il club giuliano, ovvero il famoso 3-1 del 29 maggio 2004.

In quella annata la compagine palermitana era inizialmente guidata proprio da Silvio Baldini, poi sostituito da Francesco Guidolin in seguito ad un'amara sconfitta contro la Salernitana, incassata proprio davanti al pubblico che ha ritrovato 18 anni dopo. Sarà poi Guidolin, di fatto, l'autore protagonista di quella storica promozione in Serie A, conquistata proprio contro il club di Trieste.

In quell'occasione, il "Renzo Barbera" si è completamente colorato di rosanero, con il pubblico a prendere le veci del dodicesimo uomo in campo, trascinando la squadra verso la vittoria sugli uomini allora guidati da Attilio Tesser. La gara terminò con il punteggio di 3-1, dove i due gol di Luca Toni e una rete di Emanuele Filippini misero al tappeto gli "alabardati".

L'anno successivo alla promozione nella massima serie italiana, il Palermo registrò un totale di abbonati incredibile, toccando i 33 mila spettatori in ogni gara casalinga. Una media sbalorditiva, a certificare ogni weekend attaccamento e passione da parte del pubblico palermitano, peculiarità mai passate inosservate nella storia del club e della sua tifoseria nel confronto con le cornici di spettatori più gremite di tutta Italia.

Il secondo caso di un netto "tutto esaurito" registrato in Viale del Fante, risale al noto quanto amaro scontro valido per l'accesso alla Champions contro la Sampdoria di Del Neri. Quel 9 maggio 2010, i rosanero arrivarono al match con i liguri con il favore delle mura amiche, ma con l'obbligo dei tre punti, appuntamento mancato proprio dai padroni di casa, visto il definitivo risultato di 1-1, che bastò ai blucerchiati per conquistare l'accesso diretto alla massima competizione europea. Inutile il rigore siglato da Fabrizio Miccoli al minuto 23' che pareggiò i conti in seguito al vantaggio ospite firmato Pazzini, protagonista assoluto di quell'annata con la maglia della Sampdoria.

Nel prosieguo di questa scaletta di date indimenticabili, è necessario un leggero salto temporale, di circa un anno esatto, ovvero il 10 maggio 2011, quando il Palermo ricevette il Milan fresco di 18° titolo in Serie A, in occasione  della semifinale di ritorno di Coppa Italia, terminata 2-1 a favore dei rosanero con le reti di Migliaccio e Bovo difronte ad un "Renzo Barbera" in visibilio. Vittoria che consegnò alla compagine guidata da Delio Rossi, la storica finale poi persa all'Olimpico di Roma contro l'Inter.

In seguito a quel mancato trionfo proprio nell'ultimo atto della competizione italiana ad eliminazione diretta, i siciliani iniziarono un periodo di calo anche fisiologico dopo diverse annate passate ad altissimi livelli. Di conseguenza anche l'afflusso di pubblico calò drasticamente, non toccando mai il risultato del tutto esaurito fino alla notte del 15 maggio 2016, con il Palermo chiamato a compiere il miracolo salvezza contro l'Hellas Verona ormai retrocesso matematicamente con qualche giornata d'anticipo. Nell'ultima gara di campionato i rosanero di Davide Ballardini (ultimo tecnico della lista di quell'annata tormentata dagli esoneri di Zamparini) superano la compagine scaligera per 3-2, lasciando brividi e paure fino all'ultimo minuto di gioco. Le marcature di Vazquez, Maresca e Gilardino garantiscono ai siciliani la permanenza in Serie A, inutili le reti di Pisano e Viviani per i veneti, che non hanno potuto nulla soprattutto davanti al Renzo Barbera totale protagonista della serata.

Si prospetta una serata d'altri tempi per il Palermo e per i suoi tifosi nel confronto con la Triestina, con in palio un quarto di finale dei playoff di Serie C, passaggio a cui gli uomini di Baldini sono chiamati a rispondere positivamente, mettendo in cassaforte la qualificazione dopo l'importante 1-2 di Trieste conquistato nel segno di Roberto Floriano.

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