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Palermo, da Corini e Zauli a Berti: gli ex rosanero raccontano Silvio Baldini

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“Silvio Baldini è l’espressione della libertà sia quando litiga con Zamparini e lo manda a quel paese, sia quando dà un calcio nel sedere al collega Di Carlo dopo un acceso diverbio al Tardini. Baldini è Baldini, anima lirica e...

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"Silvio Baldini è l'espressione della libertà sia quando litiga con Zamparini e lo manda a quel paese, sia quando dà un calcio nel sedere al collega Di Carlo dopo un acceso diverbio al Tardini. Baldini è Baldini, anima lirica e feroce, prendere o lasciare con i suoi pregi e difetti". Così l'edizione odierna de La Repubblica, che mette alla luce la visione di alcuni giocatori ex Palermo sul neo tecnico rosanero Silvio Baldini.

Allenatore d'esperienza e conoscitore calcistico a 360°, il mister toscano si è da qualche giorno insediato in quella che, per almeno 6 mesi, sarà la sua nuova realtà calcistica. 'Nuova' si fa per dire, visto che nel derby casalingo contro il Messina, Baldini tornerà a ricevere l'abbraccio del 'Renzo Barbera' dopo ben 18 anni dall'ultima volta sulla panchina rosanero. Un'assenza lunga, di un tecnico dalla personalità accesa ed esuberante, ma che ha sempre saputo dare quel plus aggiuntivo, tattico o psicologico, alle squadre da lui allenate in carriera.

Ne è sicuro Eugenio Corini - suo ex calciatore ai tempi della promozione dalla Serie B alla Serie A nel 2004 - che, come riportato dal quotidiano, spende parole di stima nei confronti dell'allenatore toscano: "Baldini? Capace e leale merita di avere un'altra chance per finire il lavoro non completato quando fummo promossi. La giusta ambizione si scontra con le difficoltà di una C complicata, promozioni comprese, che comunque conosce avendo guidato a lungo la Carrarese. La speranza è che già in questa stagione riesca a raggiungere l'obiettivo: che senso ha una società del genere inC? Baldini sarà un valore aggiunto". 

Anche Lamberto Zauli, attuale tecnico della Juventus U23, non ha mai nascosto la sua simpatia nei confronti di Baldini, riportando alla luce le vecchie scorie passate nate tra il tecnico e l'ex presidente Maurizio Zamparini: "Pagò la lite con Zamparini, ma avevamo già un'identità precisa. Primi anche con lui? I presupposti c'erano anche perché durante il mercato invernale arrivarono altri rinforzi. Il merito della A, senza per questo fare paragoni, va diviso fra lui e Guidolin. Baldini ha il fuoco dentro, ho giocato contro di lui quando era alla Carrarese, si è sempre messo in discussione". 

Per finire, poi, con Gianluca Berti, direttore sportivo della Carrarese ai tempi della gestione biennale di Baldini: "Fino a giugno, siamo stati insieme alla Carrarese, dopo il passato con Empoli e Palermo.Ho sempre avuto affetto e stima nei suoi confronti, e Silvio nei miei, e ogni volta che trovava squadra mi ha preso con lui. Ero il suo primo acquisto. In carriera ha avuto meno di quello che meritava. Il giorno della storica vittoria, gli dedicai la promozione: avrebbe vinto anche lui con quel gruppo, lo aveva dimostrato. E me l'hanno fatta pagare mandandomi via, ne sono certo al cento percento. Con la Carrarese abbiamo accarezzato la B, cosa che non era mai successa. Nella semifinale play-off contro il Bari, subimmo il gol a un minuto dal termine dei supplementari e la favola svanì. Un episodio? Prima che andasse via da Palermo gli dissi che bastava una telefonata a Zamparini per sistemare tutto e invece non la fece, testardo com' è. Ora, questa scommessa che accetta volentieri. Può farcela: è un trascinatore e per lui l'impossibile non esiste". 

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