serie b

Palermo-Cremonese 2-2: Pari deludente con tanto di brivido finale. Più ombre che luci per i rosa, Mazzotta riacciuffa i lombardi

Mediagol2

PRIMO TEMPO - Esordio casalingo per il Palermo di Bruno Tedino, reduce dal pari esterno ottenuto contro la Salernitana di Stefano Colantuono nel primo turno del torneo cadetto. Il tecnico rosanero punta sulla linfa, in termini tecnici e motivazionali, dei nuovi acquisti per provare a conferire estro, qualità e concretezza alla fase offensiva. La sessione estiva della campagna trasferimenti in numerose tra le principali federazioni estere chiude i battenti in data odierna, ragion per cui è ormai assodata la permanenza in rosanero anche di quei cosiddetti big a lungo in odor di cessione. Per provare ad aver ragione della Cremonese di Andrea Mandorlini, l'ex tecnico del Pordenone opta per il 3-4-2-1Brignoli tra i pali, Szyminski, Bellusci e Rajkovic a comporre la linea difensiva. Salvi e Mazzotta esterni alti sulle corsie, Jajalo e Murawski coppia di interni in zona nevralgica. Il tandem di trequartisti formato da Falletti e Trajkovski ha il compito di garantire rapidità e fantasia in sede di rifinitura ed assistere al meglio il terminale offensivo George Puscas. Panchina per Nestorovski e Struna, stessa sorte per Embalo ed Haas. 

La prima chance è di marca grigiorossa: fulminea imbucata di Mogos per l'inserimento sulla corsia di Emmers, assist a rimorchio e girata pronta ma imprecisa di Brighenti. La manovra rosanero è come di consueto un po' troppo macchinosa e tendenzialmente stagnante in orizzontale. Solo un paio di interessanti spunti di Salvi, intraprendente ed abile a puntare l'uomo sul versante destro, sortiscono il cambio di marcia, ma i cross dell'ex Cittadella non trovano mai pronti gli avanti di Tedino, spesso anticipati dai diretti marcatori.

Trajkovski onora il numero che porta sulle spalle con una giocata di eccellente lignaggio balistico: un paio di controlli per addomesticare una palla vagante all'altezza del vertice sinistro del limite dell'area, prima di scoccare un destro a giro potente e preciso che bacia l'incrocio dei pali. Giocata d'alta scuola, firmata da un calciatore che, sotto il profilo squisitamente tecnico, possiede tutte le carte in regola per fare la differenza in questa categoria. Talento troppo spesso annacquato da indolenza e discontinuità, vere zavorre nel processo di maturazione calcistica del nazionale macedone.

La Cremonese non si scompone e reagisce da par suo: la percussione di Arini sul binario mancino crea un brivido a Brignoli, non perfetto in uscita bassa, Mazzotta sventa in corner la minaccia nei pressi della linea di porta.

Il Palermo abbassa troppo ritmo e baricentro e la compagine di Mandorlini, manovriera e molto incisiva sulle corsie laterali, prende in mano inerzia della gara e pallino del gioco. Più di un sospetto al minuto 37 per un fallo di mani piuttosto evidente di Rajkovic su botta al volo di Arini, il direttore di gara opta per l'involontarietà ma le proteste dei lombardi sono vibranti nella circostanza. Su una delle rare trame ragionate costruite dalla formazione di Tedino, Puscas è bravo a vincere il body-check con il diretto avversario ma il suo destro volante si perde largo sul palo lontano. La prima frazione si chiude con il Palermo avanti di misura sulla compagine lombarda.

SECONDO TEMPO - Tegola per Tedino in avvio di ripresa: Szyminski è costretto a lasciare il campo per un problema muscolare, lo rileva Haas ed il tecnico muta contestualmente l'assetto tattico. Palermo adesso in campo con il classico albero di natale: 4-3-2-1. L'ex atalantino si mette subito in evidenza: uno-due sullo stretto con Falletti ed imbucata per il taglio di Puscas che non riesce a scavalcare Radunovic che si oppone al tocco del rumeno in coraggiosa uscita bassa.

Al minuto 19 la Cremonese trova il pari in modo a dir poco rocambolesco: il cross da sinistra di Strefezza, con parabola arcuata ed a rientrare,  beffa un Brignoli fuori posizione e già proteso in uscita. Traiettoria beffarda che scavalca il portiere rosanero autore di un errore piuttosto grave, infelice la lettura della situazione e della traiettoria della sfera. Puscas si conferma centravanti di razza girando di istinto una palla vagante con il destro ed impegnando Radunovic ad una difficile deviazione sul primo palo.  Tedino getta nella mischia anche Nestorovski per Falletti e disegna una sorta di 4-3-3 per l'ultimo scorcio di match. Il tecnico rosanero concede gli ultimi dieci minuti a Moreo e fa rifiatare Puscas autore di una buona prova al suo esordio con la maglia del Palermo.

Neanche il tempo di interrogarsi sull'ultima mossa dell'allenatore ex Pordenone che la Cremonese ribalta addirittura il punteggio: su un corner da destra Mogos salta più in alto di Salvi e batte Brignoli gelando il Barbera.

Il Palermo prova a produrre una reazione più rabbiosa che razionale: prima Nestorovski chiama alla prodezza Radunovic con una bella incornata su cross di Jajalo, quindi il portiere grigiorosso si oppone al destro al volo di Haas ma nulla può sul tap-in vincente di Mazzotta. Nei minuti di recupero accade di tutto:: prima Haas calcia sul portiere in uscita su imbucata di Jajalo, quindi Caretta brucia in velocità l'intera retroguardia rosanero e si presenta solo davanti a Brignoli calciando incredibilmente sulla traversa ed ignorando il compagno totalmente solo al suo fianco. Finisce in parità una gara che accresce ulteriormente le perplessità su tenuta mentale ed equilibri tattici attuali in seno alla compagine di Tedino. Il percorso in campionato è appena cominciato ma la strada per il tecnico rosanero sembra decisamente in salita.