"Palermo – Mai schierato l’11 da 21 milioni". Questo il titolo in apertura dell'edizione odierna della Giornale di Sicilia che punta i riflettori sul mancato schieramento da parte di Eugenio Corini della formazione più costosa possibile. Tra indisponibilità, squalifiche ed infortuni, il mister di Bagnolo Mella non è mai riuscito ad inserire nel proprio scacchiere tattico le migliori pedine in seno alla rosa, ruolo per ruolo.
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Palermo, Corini e l’undici titolare più costoso: ecco la formazione mai lanciata
La fantomatica formazione che andrebbe schierare l'allenatore rosanero, sarebbe ugualmente all'interno del solito 3-5-2 elastico, che ha contraddistinto le fortune della seconda parte di stagione del Palermo. Davanti a Pigliacelli, Mateju, Nedelcearu e Bettella comporrebbero la linea difensiva. Di Mariano e Sala agirebbero da esterni alti; Segre schermo e playmaker davanti la retroguardia, con Saric e Verre intermedi di una linea mediana a tre. In avanti, lo spazio sarebbe per la coppia Tutino-Brunori.
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Una squadra come detto dal valore di 21 milioni di euro, mettendo per un attimo da parte tutto il resto del gruppo, che presenta comunque calciatori esperti/giovani, affidabili e di qualità. Questo porta un grande spunto di riflessione.
La rosa del club targato City Football Group è si partita per mantenere la categoria, ora punta con convinzione ai playoff ma le possibilità offerte dall'organico in mano a Corini sono quelle di poter ambire ai vertici alti della classifica di Serie B. La stagione si è indirizzata verso la fine ed è già possibile fare qualche considerazione sui valori dei club cadetti, ed il Palermo, in questo non è mai stato sotto a nessuno. Sia sul campo che nelle consuete vigile. Corazzate come Genoa, Cagliari o lo stesso Bari non si sono mai dimostrate superiori a Brunori e compagni, anche nelle vittorie come successo al Luigi Ferraris contro la formazione di Alberto Gilardino.
In vista del prossimo match di Parma, Corini dovrà fare a meno di numerose pedine importanti, ma i ragazzi che lavorano nelle retrovie come Vido, Soleri o l'Aurelio appena arrivato, si sono dimostrati le reali carte vincenti di un gruppo ormai assodato e compatto, pronto a sognare in grande in questo finale di regular season.
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