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Palermo, convenzione stadio: chieste garanzie canone pregresso. Discussione in consiglio tra le polemiche

Il consiglio comunale di Palermo è nel pieno della discussione della convenzione

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Tra oggi e domani l'approvazione.

Poteva essere il giorno decisivo per votare la delibera sulla convenzione per affidare per i prossimi sei anni lo stadio “Barberaal Palermo”, apre così l’edizione odierna de La Repubblica che fa il punto sulla seduta di consiglio comunale di ieri dove non sono mancate le polemiche sollevate dalle opposizioni che hanno chiesto ulteriori precisazioni agli uffici tecnici che erano presenti durante la seduta. Temi caldi di questa vicenda che riguarda la concessione dello stadio al Palermo sono la pubblicità dentro e fuori l’impianto, le somme che il club rosanero deve per la stagione passata, la possibilità di aprire la struttura ad eventi extrasportvi e il canone di locazione di 341mila euro che il club da sempre ha ritenuto essere oneroso.

Al centro della discussione è finito l’articolo 5 della bozza di convenzione, che riguarda la regolarizzazione di quanto dovuto dalla società in precedenza. “Con un emendamento la maggioranza vorrebbe concedere al Palermo la possibilità di regolarizzare il pagamento, «previa istruttoria in contraddittorio e compensazioni per la manutenzione straordinaria», fino a sei mesi dopo la stipula della convenzione”, si legge sul noto quotidiano.

Di fatto l’anno scorso la società sportiva ha speso circa 520mila euro di manutenzione ordinaria, che è carico del Palermo, “ma gli uffici non hanno dato riscontri in Aula sulle fatture delle spese della manutenzione straordinaria, che spettano al Comune, ma che la società può effettuare scomputandoli dal canone”, si legge ancora.

Ma il clima si è fatto ancora più caldo quando si è aperto il capitolo sulla pubblicità. Infatti, negli scorsi mesi il Palermo è stato multato per aver utilizzato i pannelli esterni dello stadio senza autorizzazioni, per l’uso dei quali aveva comunque versato, secondo gli uffici, 37mila euro e sul quale pende un contenzioso. Ad aggravare la situazione la nota dell’Aspes – Associazione della pubblicità esterna – chiedendo che a rigor di legge gli spazi fossero assegnati con un bando pubblico.

Altro aspetto che ha creato polemiche tra opposizione e maggioranza quello di aprire il “Barbera” a eventi extracalcistici. “«Un’opportunità per la città», secondo il consigliere di maggioranza Massimiliano Giaconia e fortemente contestato dal consigliere di Fratelli d’Italia Mimmo Russo: «Io proporrò una concessione anche di un euro, senza prevedere però alcuna attività diversa dal calcio»”.

Tra una polemica e l’altra si è discusso sul canone, che dovrebbe essere rivisto attraverso una “clausola covid”, qualora lo stadio non dovesse essere disponibile in tutti i 36mila posti, a causa delle misure di contenimento della pandemia. “«La valutazione del 10 marzo scorso è fredda – dice il capogruppo dei Cinque Stelle Antonino Randazzo – ma ci chiediamo perché nel 2004 l’impianto valeva 5,2 milioni di euro e adesso, 16 anni dopo, 8,7»”.

Oggi una nuova seduta di consiglio comunale e potrebbe essere la giornata giusta per consegnare al Palermo la convenzione eventualmente da firmare.

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