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Palermo-Catania, Mascara: “Quel mio gol da metà campo fu una follia. I derby con Pastore e Barzagli…”

Le dichiarazioni rilasciate dall'ex attaccante del Catania

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Parla Giuseppe Mascara.

Uomo simbolo del Catania, l'ex attaccante rossazzurro è stato intervistato ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport': oggetto di discussione, il derby di Sicilia in programma lunedì sera allo Stadio "Renzo Barbera". Sette anni e mezzo dopo l'ultimo confronto in Serie A tra le due compagini, dunque, Palermo e Catania torneranno a sfidarsi. Era il 2009, invece, quando Mascara mise a segno un gol da centrocampo proprio in occasione della sfida contro i rosanero.

"Se ogni tanto mi rivedo? Capita di discuterne con i miei figli e puntualmente sul telefonino clicchiamo sulle immagini di quel giorno. Se mi emoziono ancora? Sempre. Anche oggi che faccio l’allenatore credo che il calcio sia emozione pura. Non ebbi il tempo di riflettere. Certi gesti sono frutto di follie che non hanno spiegazioni. Arrivò una palla a centrocampo, Morimoto la toccò indietro e io calciai al volo. Non guardai la porta, ma avevo in mente la direzione. Ripeto: follia pura, in allenamento mi capitava di provare, magari a fine seduta. Eravamo avanti 2-0, ma il primo tempo doveva ancora terminare. Avevamo in pugno la gara, infatti vincemmo 4-0 con i gol di Ledesma, Morimoto e nella ripresa, di Paolucci", sono state le sue parole.

RICORDI -"Cito la sfida del 2010-11 in Serie A. Perdemmo 3-1 e Pastore mise a segno una tripletta giocando forse il miglior incontro della sua parentesi rosanero. Quel giorno era indiavolato. I duelli sono stati sempre sostenuti, ma Barzagli resta il più forte della retroguardia rosanero degli anni ruggenti. Il Palermo, in Serie A, aveva giocatori che poi hanno fatto carriera: mi riferisco a Cavani, Miccoli, Toni, Pastore. Se fermiamo il tempo e rigiochiamo il campionato lo vinciamo entrambe. Basti citare Gomez, Maxi Lopez, Barrientos, Bergessio. E sicuramente ne dimentico qualcuno".

LA CLASSIFICA -"Palermo in difficoltà? Ma a Catanzaro ha pareggiato in nove. Grande impresa proprio alla vigilia del derby. Quanto a entusiasmo le due squadre partono alla pari. Ma, poi, una gara del genere non ha bisogno di alchimie. Come si dice nel nostro mondo, si prepara da sola. Io ho avuto la possibilità di giocare contro il Palermo nella

stagione scorsa, in D. Mi chiamò il Biancavilla la sera prima della trasferta al Barbera. Perdemmo lottando, adesso molti dei protagonisti dell’ultima promozione giocano in C. Ed è un gruppo davvero valido".

CATANIA -"La salvezza della matricola è stata un atto di coraggio degli attuali dirigenti. Non era facile sostenere costi enormi e accollarsi la situazione debitoria. Adesso senza incassi è ancora più complicato. Dunque rinnovo il mio applauso per quello che è stato portato a termine. Ho visto in tv le partite, il gioco è efficace, l’allenatore Giuseppe Raffaele è tra i più preparati della C. Sta lavorando con un organico costruito strada facendo. Anche Boscaglia, allenatore del Palermo, è un tecnico che ammiro tantissimo".

IL DERBY -"La diretta su Raisport non la perderò, ma non sarà un derby come i precedenti. L’aria che si respira non è uguale. Ai tempi miei i tifosi ti seguivano e ti incitavano durante gli allenamenti, lunedì ci sarà lo stadio vuoto. Sarà un derby anomalo. Poi, certo, in campo prevedo battaglia per 90 minuti. Per la Serie C sarà un lusso?

Questo particolare mi fa riflettere. Non lo avrei immaginato dopo tutti i duelli in Serie A. Mi auguro per lo sport siciliano che rappresenti un punto di partenza. Fino a cinque, sei anni fa, in Sicilia c’erano molte piazze felici e vincenti. Siracusa, Leonzio, Messina, Akragas, più Catania e Palermo in vetrina grazie alle imprese compiute in Serie A. Adesso il panorama è sempre più povero. Il Trapani non è stato in grado di disputare la Serie C, tanto per citare l’ultimo episodio in ordine di tempo. Spero che la storia di questa partita senza età possa arricchirsi di altre imprese importanti. Non si vive solo di ricordi", ha concluso Mascara.