Ore frenetiche e caldissime in casa Palermo. Prosegue speditamente il casting per individuare il successore di EugenioCorini sulla panchina rosanero, con il coach di Bagnolo Mella già virtualmente esonerato. Il quale ha già salutato di fatto staff e squadra, in attesa di una comunicazione ufficiale da parte del club.
SITUAZIONE PANCHINA
Palermo, casting post Corini: idee Mignani e Semplici, Alvini in corsia di sorpasso
Il management di Viale del Fante ha dovuto, suo malgrado, nella giornata di ieri, incassare i cortesi dinieghi prima di Rino Gattuso, quindi di Fabio Grosso. Con l'ex tecnico di Napoli e Milan, di fatto la trattativa non è neanche cominciata, mentre contatti e interlocuzioni fitte si sono protratte con l'ex allenatore di Frosinone e Lione. Grosso, ancora sotto contratto con la società francese fino a giugno 2024, pareva aver superato le iniziali perplessità rispetto all'ipotesi di subentrare da subito sulla panchina rosanero per giocarsi lo scorcio finale della regular season ed eventuali playoff. Il club targato City Group aveva messo sul piatto un contratto con scadenza giugno 2026 e tutto sembrava pronto per ratificare il nuovo matrimonio tra Fabio Grosso e il Palermo, con l'ex esterno mancino di Juventus e Inter, pronto a tornare nel capoluogo siciliano, in un'altra veste, dopo essere stato protagonista da calciatore nell'era targata MaurizioZamparini. In seguito a una accurata riflessione e poi improvvisamente giunto a un ripensamento da parte del tecnico, che ha preferito rimandare ogni eventuale discorso alla stagione calcistica 2024-2025.
Circostanza che ha suggerito al management del Palermo FC di mutare drasticamente strategia e puntare alla ricerca di una soluzione ponte utile per terminare al meglio la stagione in corso, per poi impiantare un nuovo progetto tecnico nel campionato che verrà. Sondaggi già effettuati con vari profili spendibili nell'immediato, tra cui Michele Mignani e Leonardo Semplici, ma nelle ultime ore sono in vertiginosa ascesa le quotazioni dell'ex tecnico di Cremonese e Spezia, Massimiliano Alvini. La candidatura dell'allenatore toscano piace e intriga per equilibrio, esperienza e filosofia calcistica, potenzialmente conforme alle peculiarità dei calciatori attualmente in organico. Alvini sarebbe entusiasta e lusingato al cospetto di approdare sulla panchina di un club prestigioso e dalla grande tradizione calcistica, come quello rosanero, ben lieto di giocarsi le sue chance in una piazza ambiziosa e passionale che ha già avuto modo di apprezzare nel corso di questa stagione, quando ha incrociato al Barbera la compagine di Corini, alla guida dello Spezia.
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