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Palermo, caos calmo: rompicapo ds, tanto rumore per nulla? I no di Iachini e Zeman e il mistero Bucaro. Pergolizzi…

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Il capitolo ds pare essere il più intricato e di difficile risoluzione. Il poker di candidati iniziali è rimasto virtualmente lì, in bella mostra sul tavolo di Rinaldo Sagramola. Il manager romano non ha di fatto ancora individuato il profilo designato a ricoprire l'incarico. Antonello Laneri, figura egregiamente referenziata in virtù di conoscenze, specificità e successi plurimi in categoria, non ha ricevuto ancora neanche una telefonata esplorativa dal club di viale del Fante. Carisma, esperienza e canali diplomatici preferenziali nell'ambito, l'ex ds del Siracusa è padrone delle dinamiche della Serie D, che ha vinto ben tre volte, come pochi altri interpreti del ruolo. Il valore del suo profilo è oggettivamente riconosciuto dalle parti di Viale del Fante, eppure concretamente non si è mossa foglia per intavolare anche solo una bozza di trattativa. L'altra candidatura estremamente autorevole, in ragione di spessore etico, statura professionale e background dirigenziale di livello, seppur ancora agli albori, è quella del palermitano Leandro Rinaudo. Garanzia di entusiasmo, serietà e senso di appartenenza. Anche in questo caso, dopo un cordiale ma fugace incontro con Mirri è calato il silenzio. Renzo Castagnini ha un curriculum nutrito e variegato in qualità di direttore sportivo. Il rapporto di stima e sintonia con Sagramola si è consolidato nel corso delle esperienze professionali condivise a Vicenza e Brescia.

Proprio dal divorzio con il club di Massimo Cellino, datato 2017, l'ex responsabile del settore giovanile della Juventus non ricopre più alcun incarico ufficiale. Castagnini agirebbe da qualche tempo nelle vesti informale di consulente esterno in materia di scouting, collaborando con le più note agenzie di management sportivo nazionali. Secondo indiscrezioni raccolte dalla redazione di Mediagol.it, nonostante sia sempre stato il profilo in cima alle gerarchie di Sagramola, Castagnini avrebbe più di una riserva ad insediarsi canonicamente nel ruolo di nuovo direttore sportivo del Palermo, ma potrebbe comunque fornire un contributo di professionalità e competenza alla causa rosanero nelle vesti di consulente esterno in sede di mercato. Rinunciare alla figura di un direttore sportivo nell'accezione più  pura e qualificante del termine, che vanti competenze specifiche e radicate, in una realtà assolutamente nuova e complessa per dinamiche e peculiarità di ogni sorta, costituirebbe una scelta a dir poco azzardata da parte del club rosanero.

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