l'intervista

Palermo, Brunori: “Per la Serie A serve continuità. Juventus? Chiellini mi disse…”

Palermo
L'intervista al numero 9 rosanero

Mediagol ⚽️

Parola a Matteo Brunori. Bomber e trascinatore del Palermo che nella scorsa stagione ha raggiunto la promozione in Serie BMatteo Brunori è tornato in rosanero per scrivere altre pagine importanti della storia del club. Nel campionato passato ha vinto il titolo di capocannoniere della Serie C, andando soltanto ad un passo dal record di gol siglati in una sola stagione con la maglia del Palermo.Mancato per una sola rete l'aggancio nella classifica all time a Luca Toni, che con 30 centri  resta il marcatore più prolifico nella storia del club di viale del Fante.

Intervistato alle colonne odierne di Sportweek, Brunori ha rilasciato dichiarazioni estremamente interessanti legate alla sua gavetta nel professionismo, passando - seppur per un breve periodo - all'interno della Juventus U23 e conoscendo così il mondo bianconero, per poi arrivare all'apice della sua carriera proprio a Palermo. Ecco, di seguito, un estratto della sua intervista: "Ho fatto un percorso tortuoso, ma sono contento perché mi ha fatto capire tante cose. Ho toccato il fondo e in quel momento ho svoltato, perché l'alternativa sarebbe stata mollare e trovarmi un lavoro. Il mio sogno era giocare a calcio e non potevo permettermi di mandarlo in frantumi. Non ne avevo il diritto. Perché avevo toccato il fondo? Perché nel 2015, dalla Pro Patria, in C, ero precipitato in Eccellenza, e non ci stavo più con la testa. In quel momento pensavo che il calcio non sarebbe stata la mia vita. Non mi sentivo pronto per giocare. Non facevo abbastanza sacrifici. Ero giovane, del mio mondo mi attraeva soprattutto l'aspetto più frivolo, quello che ti vede protagonista fuori dal campo. Stare in Eccellenza, dove si gioca per passione, mi è servito a capire che quella dimensione non mi bastava: volevo invece che il calcio fosse la mia professione. Perciò dovevo dare qualcosa in più per uscire da quel limbo. La Serie A? Per arrivarci serve grande continuità nel fare bene, bisogna dare il massimo in tutte le partite. Adesso ho un sogno, fare gol col Palermo proprio in Serie A. Io sognavo di giocare qui, davvero. È una città fantastica, la gente è genuina, ogni giorno per strada è una festa. Qui se hanno dieci ti danno undici". 

IL CAPITOLO JUVENTUS

"Avevo fatto 17 gol all'Arezzo, poi sei mesi a Pescara e il diretTore Cherubini mi ha dato l'opportunità. Sono stato inserito nell'Under 23, la loro seconda squadra, ma io ci credevo e ci credo ancora, di poter arrivare in alto. Non avrei ricominciato da zero, se non ci credessi; poi so che, come dicevamo, solo uno su mille ce la fa. Ma ho assaggiato la perfezione del mondo bianconeroed è stata una bella sensazione. Il giorno delle visite mediche mi si avvicinò Chiellini, che con grande naturalezza mi strinse la mano e volle sapere qualcosa di me. Stavoli, tutto rosso, sudato, la salivazione azzerata".

 

tutte le notizie di