Bomber Matteo Brunori, in crisi da gol. I 491 minuti senza reti pesano, per un l'attaccante italo-brasiliano che lo scorso anno ha trascinato i rosanero verso la promozione in Serie B a suon di gol e che tra i cadetti si era presentato con un biglietto da visita ben diverso da quello delle precedenti esperienze. Eppure la stagione in B per Brunori era iniziata nel migliore dei modi, che già alla quinta giornata del torneo cadetto aveva eguagliato il proprio record precedente nel torneo cadetto. Da lì è però iniziato il digiuno personale. Non senza attenuanti a suo favore, in una squadra costruita per farlo segnare e che vede in lui l’unico terminale nel tridente. Corini ha limitato l’utilizzo delle due punte a gara in corso, se non addirittura nei minuti finali, ma anche col 4-3-3 cambia poco.
matteo brunori
Palermo, Brunori cercasi: 29 gol in Serie C, oggi bomber isolato. A secco da 491’…
Come sottolinea l'edizione odierna del "Giornale di Sicilia", di palloni pericolosi a Brunori, ne arrivano veramente pochi. In alcuni casi è lui a farsi prendere dalla foga, in altri è davvero difficile riuscire a trasformarli in qualcosa di buono. Se c’è qualcosa che l’attaccante acquistato dalla Juventus ha saputo fare, in questo periodo difficile, è sacrificarsi per la squadra. Uomo assist per i gol di Elia e Di Mariano contro il Pisa, o lavoro di sacrificio come a a Terni in cui si è trovato quasi sempre da solo in balia dei centrali avversari. La prestazione di domenica scorsa col Cittadella ha visto l'attaccante nativo di Macaè reggere da solo il peso dell’intero reparto avanzato per quasi tutta la partita. Tolta la traversa colpita da Valente su palla inattiva, le principali occasioni su azione arrivano dal suo destro. Due tentativi dal limite dell’area nel primo tempo, respinti da Kastrati, mentre nella ripresa ha mancato l’appuntamento col pallone su un cross di Devetak e su un altro traversone di Valente, stavolta con un contatto sospetto in area con Perticone. Sta di fatto, però, che per vedere Brunori calciare verso la rete, si è dovuto attendere che il bomber si mettesse in proprio. In un Palermo costruito per dare a Brunori i palloni da spingere in rete, lo stesso numero 9 è spesso costretto a prenderseli da solo questi palloni per provare a trasformarli in qualcosa di concreto - scrive il noto quotidiano.
Va bene che la Serie B non è la Serie C e Brunori ha trovato sulla sua strada difensori di ben altra caratura, con gente che ha pure giocato in Champions League (Masiello), ma il rischio è che il punto di forza di questa squadra venga abbandonato a se stesso. Le occasioni avute a pochi passi dalla porta contro Südtirol (conclusione alta a tu per tu col portiere) e Pisa (tentato stop in area piccola quando avrebbe potuto calciare) avrebbero potuto avere tutt’altra sorte, chiaro, ma ciò non toglie che di palloni pericolosi, Brunori, ne veda sempre meno. E quando li trova, come nel caso delle due conclusioni nel primo tempo di Palermo-Cittadella, sono frutto della sua abilità di palleggio e possesso, ripulendo spesso palloni sporchi che gli vengono serviti. Non quello che gli si dovrebbe chiedere, specie dopo 491 minuti senza segnare. Un digiuno che ha provato lui stesso ad alleggerire, servendo assist e lottando contro centrali che spesso hanno dai 5 ai 10 centimetri di vantaggio sulle palle alte - chiude così il GdS
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