VERSO LA FINALE PLAYOFF

Palermo, brilla il gioiello Damiani: fosforo, talento e intensità per sognare la B

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La crescita esponenziale del centrocampista di proprietà dell'Empoli costituisce una delle chiavi di volta nel cambio di marcia del Palermo che si appresta a giocarsi la promozione in Serie B con nella doppia finale playoff contro il Padova

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di Leandro Ficarra

Fosforo, intensità e visione di gioco al servizio della squadra.  Samuele Damiani, playmaker moderno classe 1998, è progressivamente salito in cattedra nell'ultimo mese, prendendosi la scena e dettando tempi e tracce della manovra nel Palermo capace di centrare meritatamente la finale nei playoff  di Lega Pro. Venti presenze complessive in stagione, impreziosite da un gol e due assist vincenti.

Talento cristallino, formatosi calcisticamente nel florido vivaio dell'Empoli, il ragazzo ha forgiato il suo bagaglio, tattico, tecnico e temperamentale, grazie a tre stagioni vissute da protagonista in Serie C con Lucchese, Viterbese e Carrarese.  Proprio l'incrocio professionale in Toscana con SilvioBaldini, stagione 2019-2020, ha costituito uno step estremamente significativo nella parabola professionale del prospetto di Poggibonsi.

Ventinove presenze e tre assist in una stagione esaltante per la Carrarese, il cui sogno promozione si infranse all'ultimo respiro di una vibrante semifinale playoff contro il Bari.  Damiani si consacrò,  per qualità e continuità di rendimento,  cardine imprescindibile di quella squadra. Prototipo del centrocampista moderno, in grado di  interpretare con lodevole duttilità il ruolo. Interno votato principalmente all'impostazione, ma efficace anche in fase di non possesso, nel 4-2-3-1, modulo che costituisce vero e proprio marchio di fabbrica nella carriera di Baldini. 

Il salto di qualità e le ventidue presenze in Serie B con l'Empoli di Dionisi in gr4do di conquistare la promozione.

Damiani viene poi relegato ai margini nel successivo campionato di Serie A, scivolando in fondo alle gerarchie tecniche di Andreazzoli.

Infortuni ed annessi retaggi sul piano atletico, grande livello di competitività nel reparto, una condizione complessiva che faticava a rodarsi, complice lo scarso impiego. La strada per Samuele pareva farsi improvvisamente in salita.

La finestra invernale di mercato concede al calciatore la chance di rimettersi in pista cambiando binario. L'eco del richiamo di Silvio Baldini lo instrada presto in direzione Palermo. Altre big di C ed un paio di club che militano nel torneo cadetto sono altre opzioni spendibili per il ragazzo.

Tradizione, fascino ed appeal della piazza siciliana fungono da plus significativi nella scelta compiuta dal giovane centrocampista, ma è l'idillio totale con Silvio Baldini,  di matrice umana e professionale, il fattore dirimente e decisivo. Prestito con diritto di riscatto, fissato intorno ai 300.000 euro.  per il club di Dario Mirri.

Approdato al club rosanero nel gennaio scorso, su espressa richiesta dell'allenatore rosanero, il classe 1998 ha esordito nella prima uscita della nuova gestione tecnica, giocando uno scorcio di match nel finale della trasferta di Catanzaro.

Debutto interno brillante al "Barbera",  impreziosito dal destro chirurgico che è valso il raddoppio nella vittoriosa gara contro il Monterosi.

Nonostante qualità tecniche ed intelligenza calcistica emergano nitidamente a primo acchito, strada facendo Damiani accusa fisiologiche difficoltà in termini di ritmo ed intensità. Partite ordinate ma fin troppo scolastiche, disagi sul piano di dinamismo e rapidità nella circolazione della sfera, reattività ed ardore in pressione sull'avversario non pari alle attese di Baldini. Rendimento sensibilmente sotto soglia rispetto agli standard abituali propri al bagaglio tecnico del giocatore. La concorrenza nel reparto, per esperienza e sagacia tattica, è di primo livello per la categoria.

Il gioiello dell'Empoli colleziona varie sostituzioni, alcune nell'intervallo, e mastica amaro per qualche panchina.

De Rose e Dall'Oglio,  leader navigati e fighters in zona nevralgica, forniscono, seppur con attitudini totalmente diverse, ampie garanzie nell'interpretazione dei rispettivi ruoli. Odjer mostra nerbo e sostanza, specie quando subentra in corsa. Damiani, condizionato da un fastidio alla caviglia, fatica un po' a sintonizzarsi su tempi serrati, ritmi vertiginosi ed alte frequenze,  principi fondanti del calcio di Baldini in entrambe le fasi di gioco. Criticità comprensibili per un prospetto dal pregiato lignaggio, ma reduce da un semestre in massima serie in cui non ha praticamente mai visto il campo con l'Empoli di Andreazzoli. 

Nonostante il rodaggio travagliato, complicato dal periodo di appannamento e logorio della squadra, Samuele non si perde d'animo.

La sua scommessa con il Palermo vuole vincerla. Baldini non ha smesso neanche per una frazione di secondo di credere nelle qualità del calciatore. Abnegazione, carattere e personalità non hanno mai fatto difetto al gioiello scuola Empoli.

Trasparente, schietto ed intellettualmente onesto, Baldini lascia sempre che sia il campo ad ispirare ogni sua scelta. Decisionista e perentorio, ma sempre aperto al dialogo ed al confronto con i suoi calciatori. Ama capire, scrutare, argomentare. Trovare la chiave per aiutare ogni singolo elemento della rosa ad esaltare le proprie doti, rigorosamente in funzione delle esigenze collettive.

Numeri,  percentuali, statistiche, parametri di rendimento fisici e tecnici. Comparare e condividere questi dati con il ragazzo, che rivelano la profonda difformità prestazionale tra il Damiani di Carrara e la copia sbiadita di Palermo, si rivelerà mossa vincente e snodo cruciale. Presa d'atto e piena consapevolezza di dover cambiare marcia. Metabolizzata con intelligenza e fare costruttivo dal talentuoso playmaker. Commutata con caparbietà in energia positiva: voglia spasmodica di tornare a livelli consoni al suo valore assoluto.

Nella fase topica della stagione, la qualità delle performances di Damiani sul rettangolo verde cresce in maniera esponenziale.

Acume, ricercatezza di pensiero e cifra tecnica della sua regia in mezzo al campo divengono plus in sede di costruzione della manovra. Ferocia ed intensità nell'applicazione del pressing, gagliardia in fase di interdizione e schermatura a protezione della retroguardia, sagacia tattica ed arguzia foriere di corrette letture e puntuali chiusure difensive. Un trend evolutivo che si innesca, alimentandosi costantemente, nell'ultima parte della regular season. Raggiungendo punti apicali nel cuore della cavalcata che ha condotto il Palermo fino alla doppia finale playoff contro il Padova.

Prestazioni rimarchevoli, in cui Damiani ha conferito linearità, fluidità e verticalità all'imbastitura delle trame rosanero, distinguendosi inoltre per intensità, tempismo e determinazione in zona nevralgica.

Fiducia, ritmo e condizione atletica ritrovata per il classe 1998, che ha sciorinato dal suo bagaglio tecnico giocate  decisive e di pregevolissima fattura. La perfetta imbucata in verticale di Salò per Floriano, sfociata nel dolcissimo lob del raddoppio rosa nella semifinale d'andata, è emblematica in tal senso. Proprietà di palleggio, senso geometrico e visione di gioco periferica.  Il Damiani ammirato nei playoff,  lucido e tonico, centrato sotto il profilo tattico ed agonistico, è indubbiamente un giocatore di categoria superiore. Con Massolo, De Rose, Luperini, Floriano, Soleri e Brunori, l'ex Carrarese ha oggettivamente costituito un valore aggiunto per Baldini nel percorso tortuoso verso la finale.

Sinergia e complementarità con De Rose sembrano affinarsi gara dopo gara.  Con Damiani al suo fianco, sgravato da specifici compiti di regia alla sorgente della manovra, l'ex Reggina può esaltare dinamismo, gamba e vigoria, prerogative preponderanti del suo background che ne esaltano leadership e peso specifico, sul piano tattico e carismatico, nell'economia del gioco del Palermo. Damiani, così come il capitano della compagine rosanero e numerosi big di Baldini, affronterà la finale d'andata all'Euganeo con la spada di Damocle della diffida. Dazio pesante, ma rischio quasi fisiologico da correre quando si giunge ad un passo dal traguardo. Serviranno tenuta mentale, concentrazione e nervi saldi.  La promozione in Serie B si giocherà nell'arco di almeno centottanta minuti ed ogni dettaglio potrà potenzialmente fare la differenza.

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