Massimo Brambati, ex difensore del Palermo, classe 1966, oggi procuratore sportivo, è intervenuto ai microfoni di TMW Radio, esprimendosi su temi caldi del momento del calcio italiano. La vicenda che ha visto protagonisti il direttore tecnico del Torino, Davide Vagnati ed il mister Ivan Juric, e le dimissioni rassegnate ieri dal tecnico dell'ormai ex tecnico Palermo, Silvio Baldini e dal direttore sportivo, Renzo Castagnini, hanno destato stupore tra gli addetti ai lavori. Di seguito le dichiarazioni rilasciate dall'ex calciatore di Torino, Empoli e Bari, tra le altre.
LE DICHIARAZIONI
Palermo, Brambati: “Dimissioni Baldini? Questione d’orgoglio. Su Juric e Vagnati…”
JURIC-VAGNATI - "Non so la questione, il motivo della lite. E' logico che oggi queste situazioni succedono come succedevano 30 anni fa. Ne ho viste di scazzottate negli spogliatoi ma non c'erano tutti questi media. Professionisti come loro dovrebbero stare attenti. Io quando iniziati al Torino c'era una squadra forte e mi ricordo a Verona Radice che riprese alcuni giocatori, compreso Dossena. Volarono parole grosse nello spogliatoio e se non fosse arrivato Zaccarelli sarebbe successo un macello. Ma le telecamere non c'erano. Qui ci sono di mezzo due uomini maturi che dovrebbero cercare di non arrivare a certe scene. Non è stata una bella immagine, credo che sia una cosa talmente personale che non so se si potrà ricucire. Non credo che al presidente abbia fatto piacere, così come ai tifosi e ai giocatori. Vedere una scena del genere non ti dà la sensazione di unità di intenti".
DIMISSIONI BALDINI-CASTAGNINI - "Baldini ha agito con orgoglio. Ha un gruppo che ritiene valido, immaginava di portare avanti questo discorso ma la proprietà forse voleva imporre qualcuno che appartenesse alla galassia City. Credo che giustamente ha intuito che non è più al centro del progetto. Ha preso questa scelta per la sua dignità, è un segnale importante".
© RIPRODUZIONE RISERVATA