Parola a Silvio Baldini. Il tecnico rosanero ha condotto senza dubbio una delle migliori partite del Palermo contro la Juve Stabia allo stadio "Barbera". Il match contro le "vespe" ha esaltato le qualità di Matteo Brunori, autore di una splendida doppietta che ha aumentato ulteriormente il bottino personale dell'attaccante italo-brasiliano, salito a quota dodici reti. Baldini ha premiato il portiere Pelagotti che per novanta minuti ha dimostrato sicurezza e fiducia tra i pali, venendo battuto solamente su un calcio di rigore battuto da Evacuo. Le attenzioni del tecnico nativo di Massa si concentrano ora sul "Pino Zaccheria" di Foggia per una trasferta insidiosa contro i rossoneri di Zeman, battuti 3-0 all'andata dalla compagine allenata dal precedente mister rosanero Giacomo Filippi. Queste le dichiarazioni in conferenza stampa di Baldini alla vigilia di Foggia-Palermo, in programma martedì 15 febbraio alle ore 18.00:
dichiarazioni alla vigilia
Palermo, Baldini: “Secondo giallo Giron? L’avversario ha accentuato il fallo”
Le dichiarazioni di mister Baldini in conferenza stampa alla vigilia di Foggia-Palermo, match valido per la 27^a giornata di Serie C girone C
"Pensiamo al Foggia e alle cose che ci possono aiutare. I giocatori del Palermo sono delle persone per bene, avete visto tutti come sono maturate le ammonizioni. Non mi sembra ci sia stata particolare cattiveria negli interventi, mi dà più fastidio quando andiamo a protestare senza motivo. Nel giallo di Giron secondo me l'avversario ha accentuato il fallo, non c'era l'intenzionalità di colpire l'avversario. Nel secondo fallo era messo male con il corpo e ha cercato di fare un intervento in anticipo, ma non mi sembrava un fallo da punire con il giallo. Una persona pensa alle cose quando gli accadono. Un allenatore deve guardare quello che succede durante il percorso. Io se sapessi a priori le migliori soluzioni quali sono le attuerei subito. La squadra contro la Juve Stabia ha risposto bene e sappiamo che dobbiamo leggere determinate situazioni come regali perché ci ha fatto capire che possiamo interpretare il modulo anche in modo diverso. Bisogna saper bene quand'è che possiamo giocare uno contro uno e quando invece dobbiamo aspettare gli avversari".
© RIPRODUZIONE RISERVATA