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Palermo, Baldini: “Non faccio il professore. Blackout li hanno anche Juventus e Real”

Palermo

Le dichiarazioni di Silvio Baldini, tecnico del Palermo, alla vigilia della gara in trasferta di Serie C girone C contro il Campobasso

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Silvio Baldini, tecnico rosanero, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida in programma contro il Campobasso allo stadio "Nuovo Romagnoli" alle 17.30. Il Palermo è reduce da un pareggio dal sapore di sconfitta in casa contro l'ACR Messina, con la compagine rosanero avanti di due reti al tramonto del primo tempo e tante occasioni sprecate che però non sembravano inizialmente pesare. Il tecnico ex Carrarese è chiamato a conquistare la vittoria nella prossima gara per muovere la classifica, spostarsi dal settimo posto e cercare di puntare ad un posto "al sole" ai prossimi play-off di Serie C. Queste le dichiarazioni in conferenza stampa del tecnico nativo di Massa:

"Io non faccio il professore, io voglio dimostrare che noi vogliamo strappare sempre la palla agli avversari e quando l'abbiamo noi vorrei andassimo sempre verso la porta avversaria. Tutti qui siamo tifosi del Palermo e tutti vorremmo che quell'amarezza del pareggio non fosse esistita. Una volta la Juventus stava vincendo il derby a Torino 2-0, l'allenatore era Trapattoni. Il Torino vinse alla fine 3-2 facendo 3 gol nel giro di pochi minuti. Un altro esempio è Real Madrid-Barcellona di qualche tempo fa. Anche i grandi campioni come Messi o Platini possono avere un blackout. Troppo facile coprirsi sul 2-0, ma il calcio non è questo. Il problema è che il Palermo è passato da una distanza di 20 metri a una distanza di 40 metri. Se da 20 andiamo a giocare in 40 metri anche una squadra come il Messina ti possono mettere in difficoltà. Se noi quei 20 minuti li avessimo concessi al Catanzaro magari avremmo preso 4 gol. Non siamo stati più corti e aggressivi, il primo tempo tutte le seconde palle erano del Palermo. Poi ci siamo allungati e purtroppo non siamo riusciti a fare quello che sappiamo fare. Avremmo potuto anche fare il terzo gol noi in diverse occasioni come con Soleri e con Fella. Il calcio è fatto di episodi ma la cosa che io guardo è cercare di portare il mio contributo facendo capire ai ragazzi che dobbiamo giocare da squadra. Se attacchiamo gli avversari sul rimbalzo evitiamo possano ripartire. Se tu ti metti a zona messo male in uno spazio di 40 metri vai in fatica. Dove c'è la palla deve esserci qualcuno pronto ad evitare la ripartenza. Prendere gol su corner può succedere. Quando ci sono diversi giocatori bravi nelle squadre avversarie li marco, altrimenti mi metto a zona. Quelli che non sono bravi preferisco giocarmela sullo spazio".

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