Giunto come talento di prospettiva da forgiare nella scorsa sessione invernale di mercato, Giuseppe Aurelio sta letteralmente bruciando le tappe, guadagnandosi progressivamente minutaggio, apprezzamento e fiducia nel Palermo di Corini. Il classe 2000, già 4 gol e sette assist con la maglia del Pontedera in Lega Pro, brilla per personalità, gamba e capacità propulsiva sul binario mancino. Il laterale romano si è già totlto anche la soddisfazione di realizzare il suo primo gol in Serie B con la compagine siciliana nella roboante vittoria in rimonta di Verre e compagni contro il Modena di Tesser. In vista del rush finale di stagione, che vede i rosanero puntare alla conquista di un posto nei playoff, il giovane esterno ha concesso un'interessante intervista ai microfoni di Palermotoday.
FRECCIA AURELIO
Palermo, Aurelio: “Felice del mio avvio, ma devo crescere. Tifosi top, i playoff…”
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"Sconfitta di Parma? Non meritavamo la sconfitta, è stata una partita determinata da un episodio a nostro sfavore. Era più giusto il pareggio. Sinceramente, sono arrivato due mesi fa e non mi aspettavo questo buon avvio da parte mia, anche se ancora non ho fatto nulla. Sta pagando ciò che sto facendo in campo, grazie ai miei compagni che mi motivano riesco a riportare la domenica ciò che faccio durante la settimana. Non ero mai stato a Palermo, quando sono uscito sono stato a Mondello e in centro. Ciò che mi ha colpito è lo stadio, non ho mai visto uno stadio così grande. E' fantastico giocarci dentro e con tutta questa gente che ci spinge. Playlist? Ascolto molto neomelodico, i riti scaramantici non posso dirli (ride ndr). La prima volta che sono entrato allo stadio contro il Frosinone è stata un'emozione, vedere tutta quella gente che ci acclamava è una sensazione fantastica che provo ogni partita. Gol con il Modena? Emozione unica, tutti i tifosi mi hanno spinto dal centrocampo a colpire la palla di testa. Spero di risentire quel boato altre volte, è stata un'emozione indescrivibile soprattutto quando lo speaker ha annunciato il mio nome e tutti hanno risposto con il mio cognome. Sogno di fare il calciatore? Mio padre mi ha sempre lasciato libero ma vedeva in me doti importanti e già a sei anni ho giocato a Bracciano nel mio paese. A quattordici anni sono passato al Sassuolo e prima di approdare qui ho girato due anni circa in prestito. Mi trovo bene in questa zona di campo sulla corsia mancina, so che essendo un ex attaccante devo migliorare soprattutto in fase difensiva. Dal punto di vista offensivo non sono ancora al 100% e grazie al mister sto migliorando. Cosenza? Dobbiamo riscattare la sconfitta dell'andata, dobbiamo andare in campo per vincere. Obiettivo? Playoff! Possiamo raggiungerli con tutta la gente che viene allo stadio. La società ha lanciato un mini-abbonamento per facilitare tutte le persone per venire allo stadio. I tifosi sono la nostra arma in più".
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