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Palermo, Aurelio alla prima da titolare: emozione, strappi e… il ragazzo si farà

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Dal Pontedera al Palermo, la storia di Giuseppe Aurelio

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di Nicolò Cilluffo

"Il ragazzo si farà, anche se ha le spalle strette", recita un noto brano di Francesco De Gregori. L'emozione del debutto con la maglia del Palermo che lascia spazio alla voglia di mettersi in luce. Un turbinio di sensazioni che si susseguono nel profondo del cuore. Il primo tempo di Palermo-Ternana si chiude sullo zero a zero e Corini vuole dare una scossa ai suoi ragazzi. Aurelio si riscalda, alza la testa e incrocia lo sguardo del Genio: "È il tuo momento". Out Masciangelo, dentro il ragazzo arrivato dal Pontedera.

Una serie di metri percorsi per scrollarsi di dosso quell'agitazione tipica di chi non è abituato a calcare determinati palcoscenici. Con il passare dei minuti Aurelio acquisisce fiducia e dimostra di avere in valigia doti atletiche di un certo spessore. Un paio di sgroppate palla al piede, una grossa chance sprecata dopo una risposta di Iannarilli su Vido. Segnali positivi per Corini che sceglie di dare fiducia ad Aurelio dal 1' minuto contro il Pisa di D'Angelo. Esordio da titolare all'Arena Garibaldi in un clima letteralmente infuocato. "Esordire davanti a quindicimila persone è un'emozione mai provata, oltre a giocare la prima da titolare con il Palermo. Un mix di emozioni che col passare dei minuti di gioco mi è passato ma stare qui mi riempie di orgoglio", ha dichiarato Aurelio ai microfoni di RadioTime.

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Il classe 2000 si disimpegna bene sul binario mancino, dimostrando di avere voglia di imporsi nonostante la fitta concorrenza nel ruolo. Un passaggio illuminante a servire Soleri che poi presenterà su un piatto d'argento a Di Mariano la possibilità di raddoppiare pochi minuti dopo il vantaggio firmato dallo stesso attaccante palermitano.

Struttura fisica imponente, dribbling nel sangue. La capacità di andare in progressione e di strappare palla al piede creando superiorità numerica nella metà campo avversaria. Fame, grinta e sfrontatezza hanno permesso al calciatore cresciuto nel Sassuolo di superare la barriera dell'emozione delle prime uscite con la maglia rosanero. Il 48% circa dei duelli vinti, il 75% dei passaggi riusciti e ben 6 occasioni create in due partite.

Sono ampi i margini di miglioramento per Aurelio che può crescere tanto da un punto di vista strettamente tecnico. Acquisire quel quid in più in termini d'esperienza permette di leggere i momenti di una partita in cui accelerare e quelli in cui tirare il fiato. Nel frattempo, il ragazzo studia da big e mette in difficoltà Corini che sarà chiamato a scegliere tra lui, Sala e Masciangelo per la prossima partita contro il Cittadella.

Dopo una prima grande parte di stagione con il Pontedera, in cui ha messo a referto quattro gol e sette assist, la sensazione è che Aurelio stia scalando le gerarchie più in fretta del previsto. L'antipasto servito dal ragazzo originario di Bracciano è degno di un ristorante stellato e se il percorso di inserimento e di crescita continuerà a bruciare le tappe... "Quest'altr'anno giocherà... con la maglia numero 7".

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