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Palermo, Accardi stronca Mirri: “Non parlo del nulla, quando voleva cedere il club a York Capital…”

Le dichiarazioni rilasciate dal noto agente Fifa palermitano

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Parola a Beppe Accardi.

Tre le sconfitte maturate nelle prime quattro partite dal Palermo di Roberto Boscaglia, l’ultima in occasione della sfida contro il Bisceglie andata in scena domenica pomeriggio allo Stadio "Gustavo Ventura". Un momento tutt'altro che positivo. Numeri impietosi che non sono certamente passati inosservati. Intervistato ai microfoni di 'TuttoMercatoWeb', il noto agente Fifa ha detto la sua sulle prestazioni offerte fin qui dalla compagine rosanero in campionato.

"Oggi il Palermo paga le normali pressioni. Quando racconti favole poi devi fare i conti con la realtà e una città così importante alle prime difficoltà ti presenta il conto. La città deve avere pazienza e stare serena, altrimenti - e parlo da tifoso - ci aspetta un campionato al sapore di una via crucis. Catania? La cosa che invidio ai catanesi è che a differenza di Trapani e Palermo hanno a mio parere imprenditori capaci e sono riusciti a salvare una società dal baratro senza arrivare al fallimento e a ripartire da zero", sono state le sue parole.

Ma non solo; il procuratore originario del capoluogo siciliano ha replicato alle dichiarazioni rilasciate nella giornata di ieri dal presidente del Palermo Dario Mirri, che ha definito "chiacchiere" l'interesse del gruppo arabo Zurich Capital Funds, "portato da un procuratore di calciatori", che lo scorso anno ha partecipato al bando per l'assegnazione del titolo sportivo del club rosanero dopo il fallimento; gruppo presentato proprio da Accardi.

"Non parlo del nulla. Mirri pensasse a non mettere in difficoltà le persone che lo hanno aiutato in questa avventura e soprattutto a risollevare il Palermo che è la cosa che mi sta più a cuore da tifoso. Poi ha detto ‘un procuratore di calciatori’. Si ricordi quando ha voluto conoscere questo procuratore, cioè me. E parlo di prima del fallimento, quando aveva comprato i diritti pubblicitari del Palermo e anche un’opzione per rilevare il club a pochi euro. Voleva arrivare a York Capital e vendergli la società. Dico solo che il sindaco di Siracusa ha ricevuto il numero di telefono da un suo amico di Palermo, ma non c’erano i tempi tecnici. La telefonata è avvenuta il venerdì e bisognava presentare tutto il lunedì. Un po’ difficile. Altroché chiacchiere. E parlo con dati alla mano", ha concluso.

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