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Palermo, Abel Hernandez: “Mi piacerebbe tornare, Delio Rossi nel cuore. Cavani e Pastore due fenomeni. Zamparini? Ho un ricordo particolare”

Mediagol77

"Se portassi l’Abel di oggi al Palermo penso che farei molto meglio. Mi piacerebbe tornare anche solo per rivedere la città e i tanti amici che ho ancora lì. Sono ancora nel pieno della mia carriera ma se dovessi tornare in un club, lo farei solo per il Palermo o l’Hull City, dove ho vissuto quattro anni stupendi e ho lasciato un buon ricordo. Giocare in Italia era un sogno che avevo sin da bambino e condividere lo spogliatoio con i giocatori di quel Palermo era bellissimo. Il ricordo migliore rimane il primo gol in Serie A: contro l’Inter a San Siro. In discoteca ci andavo solo una volta a settimana, dopo la partita. Normale per un ragazzo. Però sai com’è la gente, ti vedono una volta e se la settimana dopo sbagli la partita, è perché sei andato tutta la settimana a ballare. Probabilmente qualcuno gliel’ha riportata male e poi lui in quell’occasione ha detto quello che gli passava per la testa. Rapporto con Zamparini? È sempre stato buono. L’unico aneddoto che ho con lui riguarda il mio addio: era fatta con l'Hull City, ma lui non rispondeva al cellulare perché gli dispiaceva cedermi e allora io, il mio procuratore e anche Mino Raiola, ci siamo recati a casa sua con l’offerta. È stato strano andare a bussare alla porta del presidente. Ogni stagione c’erano almeno due cambi in panchina. Però questo era il modo di lavorare di Zamparini e credo che abbia fatto anche del bene: alla fine siamo retrocessi, ma lui ha riportato il club in Serie A dopo tanti anni e l’ha fatto andare in Europa. La gente lo deve ringraziare".